Monza, speronano i poliziottiSpari e inseguimento, tre in cella

Inseguimento, la scorsa notte, con tanto di spari alle gomme, speronamenti e l'arresto finale dei malviventi, andati a schiantarsi contro la cancellata di un ristorante. A fare da set, le strade di Monza, da piazzale Virgilio al “Re de Sass” di piazza Cittterio.
Monza, speronano i poliziottiSpari e inseguimento, tre in cella

Monza – La scena avrebbe fatto invidia ai migliori esperti di cinema d’azione. Un inseguimento, con tanto di spari alle gomme, speronamenti e l’arresto finale dei malviventi, andati a schiantarsi contro la cancellata di un ristorante. A fare da set, le strade di Monza, da piazzale Virgilio al “Re de Sass” di piazza Cittterio, passando per le via Manara, Prina, Zucchi e Carlo Alberto, nel cuore della città. Ore due e venti del mattino di ieri, una volante di polizia del commissariato di polizia di viale Romagna fa segno di accostare a un furgone Merecedes “Vito”, con tre giovani dell’Est a bordo. L’autista del mezzo ubbidisce all’alt intimatogli dagli agenti. Quando uno di questi scende dall’auto di servizio, tuttavia, il furgone innesta la retromarcia e si scontra con violenza con l’auto di servizio, per poi ripartire a tutta velocità. Fortunatamente l’urto non è stato tale da impedire alla volante di ripartire all’inseguimento.

Tra via Manara e via Prina, i poliziotti esplodono i colpi di pistola. Quattro in tutto. I primi due in aria, a scopo intimidatorio, gli altri mirati alle gomme e andati a segno. Nonostante la ruota forata, il Mercedes prosegue ugualmente la sua corsa, tra manovre spericolate nel tentativo, di mettere fuori strada la “pantera” della polizia. Percorsa tutta via Zucchi a folle velocità, i fuggiaschi entrano nella zona pedonale, a quell’ora fortunatamente deserta. All’altezza della piazza del Carrobiolo, il Mercedes va ad abbattere alcuni paletti spartitraffico e un altro cartello di stop, finendo con il danneggiare anche la vetrina di un centro della Amplifon nuovo di zecca.

Pochi metri più avanti, fine della corsa, col furgone che va a concludere la fuga contro la cancellata del ristorante “Da Gigi”, in piazza Citterio, abbattendo una parte della stessa e un lampioncino. I fatti, però, non si esaurisconi lì. Gli occupanti hanno anche fatto resistenza agli agenti, che sono comunque riusciti ad avere la meglio sui tre. Questi ultimi sono giovani immigrati provenienti dall’ucraina, di età compresa tra i 20 ed i 22 anni, come emerso dalle procedure di identificazione effettuate ieri presso l’ufficio immigrazione della questura di Milano. Tutti senza fissa dimora, sconosciuti agli archivi dell’anagrafe e delle forze dell’ordine. Il furgone su cui hanno dato vita all’incredibile inseguimento era un mezzo rubato pochi giorni prima.

Fermati nel cuore della notte, gli agenti hanno sventato molto probabilmente un furto, magari da mettere a segno con la tecnica della spaccata. Nei loro confronti, il magistrato di turno, il sostituto procuratore Stefania Di Tullio ha disposto la custodia in carcere, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto da parte del gip. Ricettazione e resistenza le accuse contestate.
Federico Berni