Monza, sondaggio artigiani:edilizia in difficoltà, legno incerto

Monza – L’Unione Artigiani della Provincia di Monza e Brianza ha proposto un breve sondaggio telefonico sulla crisi e le sue prospettive, realizzandolo tra il 1 e il 10 febbraio 2011 su un campione di 400 imprese operanti sul territorio monzese e brianzolo, proporzionalmente ripartite in 9 maxi settori dell’artigianato.

Agli intervistati sono state poste due domande secche, ciascuna con quattro possibili risposte: la prima sulle prospettive di aumento, riduzione o stabilità del personale; la seconda sull’andamento del fatturato.

Da una prima analisi dei risultati evidenzia che: la differenza tra propensione a nuove assunzioni rispetto a di riduzioni del personale si presenta con uno scarto percentuale positivo, 18,4% contro 12,7%. Ben più della metà degli imprenditori intervistati prevede di mantenere l’attuale assetto di occupazione mentre la percentuale dei “non so” dimostra che l’incertezza tutto sommato è contenuta.

Nel dettaglio dei singoli settori balza all’occhio che l’edilizia e l’impiantistica sono in netta inversione di tendenza rispetto alle previsioni totali. Poco più di un’impresa su dieci indica prospettive di nuove assunzioni mentre una su quattro è orientata verso una riduzione di personale. Saldo negativo anche se più contenuto per il settore legno e artigianato artistico mentre le previsioni più ottimistiche arrivano da autotrasporto, metalmeccanica e acconciature.

Per quanto riguarda le previsioni sull’andamento del fatturato lo scarto tra quelle ottimistiche e quelle pessimistiche si presenta ridottissimo. Rispetto alla domanda sugli addetti in azienda, cala la percentuale di chi suppone un andamento invariato. Cresce la quota di chi ha risposto “non so”. In dettaglio per settori rafforza le incertezze dell’edilizia. Quasi un intervistato su due è convinto che il fatturato calerà ancora. Nel settore del legno si rileva una particolare incertezza con un 32% di intervistati che non si sono pronunciati. Segno positivo ancora per metalmeccanica, acconciature e settore alimentare.

 

“Complessivamente si può dire che il quadro previsionale che scaturisce dal sondaggio –commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani di Monza e Brianza, Marco Accornero – apre qualche timido spiraglio ma non dobbiamo dimenticare che questi dati arrivano dopo più di due anni di congiuntura negativa che ha pesantemente coinvolto anche il settore artigiano. Forse si poteva anche attenderci qualcosa di meglio ma questa è la prova di quanto sia ancora necessario lavorare e intervenire per dare un po’ di sollievo alle imprese artigiane che, peraltro, si sono dimostrate responsabili e tenaci nel fronteggiare le difficoltà.

E’ certamente preoccupante verificare le previsioni ancora negative che arrivano dal settore edile che, non dimentichiamolo, è quello con maggior rappresentatività nell’universo artigiano (oltre il 34%), ma anche quelle ancora incerte di un ambito produttivo importante per la Brianza qual è il settore legno. Le previsioni più favorevoli arrivano dalla metalmeccanica che risente già di una tendenza al recupero nel quadro della produzione e dell’esportazione mentre le prospettive ancora preoccupanti del settore impiantistico si collegano alla difficoltà dell’edilizia”.