Monza, società cinese in visitain cerca di buoni investimenti

Monza, società cinese in visitain cerca di buoni investimenti

Monza – Cercano buone occasioni di investimento per i loro clienti cinesi. E per far questo hanno girato l’Europa per prendere contatti. Un tour che ha portato i manager della Soochow Securities, con sede a Suzhou, a 80 chilometri da Shangai, a fare tappa anche a Monza, incontrando Fabio Pessina, Maurizio Oggioni e Michele Pozzoli, commercialisti monzesi ma soprattutto partners di Cpo, società che ha una sede proprio a Shangai dove affianca le aziende italiane che scelgono di affrontare il mercato cinese.

L’incontro risale alla metà di settembre e occorrerà tempo per verificare se quanto è stato seminato nelle scorse settimane porterà frutto. Gli ambiti d’azione che interessano ai cinesi d’altra parte sono ben definiti: aziende di medie dimensioni in cerca di soci finanziatori, real estate (capannoni industriali e aree da sistemare ma anche costruzioni nell’edilizia privata). L’attenzione va soprattutto a due settori in cui il made in Italy mantiene tutto il suo appeal: il fashion e l’arredo.

Soochow Securities, una sorta di private bank che gestisce i patrimoni di clienti privati, vanta numeri di tutto rispetto, anche se il mercato cinese offre realtà anche più grandi: 1500 dipendenti e 300mila clienti a Pechino, Shangai, Suzhou, ma anche nelle province di Zhejiang, Guangdong, Fujian, Liaoning e Jiangsu, sono comunque un buon biglietto da visita. Anche per questo l’interesse dei cinesi in Europa come in Italia riguarda realtà che possono contare su fatturati intorno ai 100 milioni di euro.

Monza (dove è stata messa sul tavolo una ipotesi di investimento relativa a un’azienda che produce fotovoltaico) non è stata l’unica tappa italiana del loro viaggio d’affari: oltre a Milano si sono recati a Venezia, anche perchè Suzhou, città di 8 milioni di abitanti da cui provengono, è detta la Venezia cinese, perchè è costruita su canali. «Ci siamo lasciati -dice Fabio Pessina- con la promessa di dare riscontro alle ipotesi di lavoro di cui si è parlato nell’incontro. Noi ci impegniamo a cercare situazioni italiane che possano venire incontro alle loro richieste».
Paolo Rossetti