Monza, record per i "100 vini":4mila visitatori all’autodromo

Monza, record per i "100 vini":4mila visitatori all’autodromo

Monza – La speranza si chiama 25 percento: tanti sono stati i visitatori in più rispetto all’anno scorso per l’edizione 2009 di "100 vini Nord Italia", l’appuntamento per i professionisti del settore organizzato all’autodromo dal gruppo Meregalli, leader nazionale nella distribuzione di etichette d’alta gamma. Lunedì scorso sono state oltre 4mila le persone che hanno assaggiato la carta proposta ai ristoratori e ai clienti, un migliaio in più del 2008, una conferma ulteriore ai dati di vendita degli ultimi mesi, che raccontano una timida ma ora consolidata ripresa. «E si è trattato credo di un pubblico migliore, più attento» commenta Marcello Meregalli, amministratore delegato e quinta generazione alla guida delle società, a poche ore dall’iniziativa che sembra ribadire come forse, il periodo più nero, è alle spalle.

Il mercato – «Ora i magazzini e le cantine sono più scarichi: chi faceva carte dei vini enormi e difficili da gestire ha smaltito le bottiglie e torna ad acquistare» spiega il monzese, che aggiunge: quello che è cambiato, oggi, sono le dinamiche nazionali e internazionali. Perché una differenza fondamentale c’è: la crisi, in una manciata di mesi, ha fatto carta straccia della globalizzazione dei mercati. Almeno per i vini. «Perché se un ristoratore francese può comprare a quattro euro un buon Languedoc o un Bordeaux, non va a cercare un vino estero della stessa qualità a prezzo sicuramente superiore. E lo stesso fa un toscano: se c’è un buon rosso del territorio, a parità di valore, preferisce spendere per quello piuttosto che per una bottiglia internazionale più costosa». Ma il collasso della globalizzazione non dice solo questo: racconta anche, conti alla mano, che i mercati che timidamente si stavano aprendo, sono scomparsi. Come quelli ex sovietici, l’Ucraina e la Romania, cancellati dalla crisi agli albori dell’emancipazione economica. «Oppure quello russo, fermo per un anno intero, mentre soffrono anche i grossi consumer di Stati uniti e Giappone».

Fuori e dentro – Sopravvivono gli spazi nuovi di Slovenia e Montenegro, per esempio, mentre la Francia è già tornata in sesto. Il segno meno più pesante, in Europa occidentale, è in Spagna. E Meregalli? Il gruppo è in positivo da aprile in poi, riferisce Marcello Meregalli, e rispetto alle ultime stagioni «ora il mercato in ripresa appare consolidato», tanto che nel canale horeca (hotel, ristoranti, bar) la società monzese conferma il primato della distribuzione, primato che potrebbe allargarsi anche in altri settori.
Massimiliano Rossin