Monza, quante artigianecon un lavoro ”da uomo”

Monza – Camioniste, elettriciste, tappezziere, fabbre, meccaniche, idrauliche… in Italia i mestieri tradizionali al maschile si declinano anche al femminile. Le artigiane con un lavoro “da uomo”: in Italia ci sono 1800 camioniste, 400 elettriciste, 1100 tappezziere, 2300 fabbre, 700 meccaniche, 140 idrauliche, 300 falegname e oltre 300 calzolaie. E con la crisi le donne riscoprono i mestieri tradizionali: tra le attività artigiane di sapore antico, tradizionalmente associate alla figura maschile, in Italia ogni 18 nuovi elettricisti 1 è donna, ogni 13 nuovi autotrasportatori 1 è donna e il rapporto sale addirittura a 1 ogni 5 nel caso dei tappezzieri. E’ quanto emerge da una elaborazione e da stime dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.

E nell’ottica di valorizzare i mestieri tradizionali della Brianza, con particolare attenzione ai giovani che scelgono di portare avanti il “saper fare” di antiche professioni, la Camera di commercio di Monza e Brianza insieme alla Provincia di Monza e Brianza promuovo il bando “Mi lauri in butega. Intervento promozionale a sostegno dei mestieri tradizionali”. “Abbiamo promosso questa iniziativa perché ben rappresenta il percorso storico e imprenditoriale delle imprese della Brianza che sono nate in butega, nella fabbrichetta vicino a casa e poi si sono consolidate, ingrandite, fino a diventare grandi aziende glocali. – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – In questo momento storico complesso riteniamo fondamentale sostenere la ripresa anche attraverso la valorizzazione di quel saper pensare unito al saper fare, tipico dei mestieri tradizionali. Del resto le piccolissime imprese rappresentano un valore economico per il territorio per la ricchezza e l’occupazione che generano ma anche perché contribuiscono alla tenuta e alla coesione del tessuto sociale.”

Se il camionista ha la gonnella. In Italia sono quasi 1.800 le donne al volante” di camion e di tir, il 3,1% del totale degli autotrasportatori. E ogni 13 nuovi autotrasportatori iscritti nel 2010, 1 è donna. E la Lombardia rispecchia il trend nazionale: sono più di 300 “le donne al volante” di camion e di tir, circa il 3% del totale, e ogni 15 nuovi autotrasportatori iscritti, 1 è donna. Se l’elettricista ha la “borsetta degli attrezzi” In Italia sono oltre 400 le donne che fanno riparazioni elettriche, il 3,2% del totale degli elettricisti. E ogni 18 nuovi elettricisti iscritti nel 2010, 1 è donna. E in Lombardia sono 45 le donne elettricista, il 2,3% del totale, e ogni 18 nuovi elettricisti, una è donna. Se la donna fa la tappezzeria In Italia sono oltre 1100 le donne che fanno i tappezzieri o restaurano mobili, il 14,5% del totale. E ogni 5 nuovi tappezzieri iscritti nel 2010, 1 è donna. In Lombardia sono 130 le donne tappezziere, il 10,6% della categoria, e ogni 10 nuovi tappezzieri, 1 è donna.

Quando il calzolaio ha i tacchi. In Italia sono oltre 300 i calzolai donne, l’8% del totale. E ogni 5 nuovi calzolai iscritti nel 2010, 1 è donna. E in Lombardia sono 57 le donne calzolaio, il 7,7% del totale, e ogni 4 nuovi calzolai iscritti 1 è donna. Se il falegname è donna. In Italia sono oltre 300 i falegnami donne, l’1,6% del totale. E ogni 22 nuovi falegnami iscritti in Italia nel 2010, 1 è donna. In Lombardia ci sono 28 falegnami donne, l’1,2% del totale. Se l’idraulico é è donna In Italia sono 140 le donne idraulico, lo 0,3% del totale. E lo scorso anno, solo una donna ha aperto una nuova impresa di riparazione idrauliche ogni 191 nuove iscritte con titolare uomo. In Lombardia sono una ventina le donne idraulico, lo 0,2% della categoria, e ogni 157 idraulici iscritti nel 2010 uno è donna.

Quando la tuta è rosa In Italia sono oltre 700 le donne carrozziere e meccanico, l’1,4% del totale. E ogni 26 nuove officine artigiane aperte nel 2010, una è donna. E in Lombardia i carrozzieri e meccanici donna sono 70 ovvero 1,1% del totale, e ogni 33 carrozzieri e meccanici nati nel 2010, 1 ha la tuta rosa. Quando è la donna che “picchia” duro In Italia sono oltre 2300 le donne fabbro, il 5,1% del totale. E ogni 10 nuovi artigiani del ferro, 1 è donna. In Lombardia le donne fabbro sono circa 650, il 6,7% della categoria, e ogni 7 fabbri nati nel 2010, 1 è donna. Il primo bando in dialetto in Italia “Mi lauri in butega”. A chi è rivolto: tutte le microimprese avente sede nella provincia di Monza e Brianza da almeno 5 anni che rientrino nei settori “tradizionali” indicati sul bando. Risorse totali stanziate: Euro 250.000,00. Scadenza: sarà possibile presentare domanda a partire dal 3 marzo fino al 2 maggio 2011.

Interventi ammissibili: impianti generali e spese di ristrutturazione dei locali destinati allo svolgimento dell’attività nel limite del 50% dell’investimento complessivo;macchinari, attrezzature (compreso hardware), software e beni strumentali strettamente pertinenti alla realizzazione del progetto. I beni potranno essere anche usati, purché accompagnati da una autovalutazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa richiedente (In caso di ammissione alle agevolazioni, sarà necessario produrre una perizia sottoscritta da un tecnico iscritto ad albo professionale che ne attesti l’effettivo valore). Sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di terreni e fabbricati, le spese relative ad opere di urbanizzazione, quelle relative a contratti di assistenza e in generale le spese di gestione. Contributo: Il contributo sarà pari al 50% delle spese riconosciute ammissibili, fino ad un massimo di € 10.000,00 (al lordo delle ritenute del 4%).

Come presentare la domanda: La domanda di ammissione al bando può essere scaricata sul sito: www. mb.camcom.it e deve essere inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o presentata a mano a: Camera di commercio di Monza e Brianza, Ufficio Protocollo, Piazza Cambiaghi, 9 20900 – Monza. (Orari di apertura al pubblico: da lunedì a giovedì 09:00 – 13:00 e venerdì 09:00 – 12:30). Per ulteriori informazioni:mail: sviluppoimpresa@mb.camcom.it;tel. 039/280.7410 – 7442 – 7455.