Monza, protesta contro manovra:presidio Cgil Brianza in Prefettura

La Funzione Pubblica della Cgil di Monza e Brianza organizza per domani (giovedì) dalle 16 alle 19 un presidio davanti alla Prefettura di via Prina 17 a Monza per protestare contro la manovra del Governo Berlusconi e tutti i suoi deleteri effetti.
Monza, protesta contro manovra:presidio Cgil Brianza in Prefettura

Monza – La Funzione Pubblica della Cgil di Monza e Brianza, che rappresenta i dipendenti dei comparti pubblici (Comuni, Provincia, Ospedali, Asl), Sanità Privata, Socio Sanitario, Assistenziale, Educativo Privato e Igiene Ambientale, organizza per domani dalle 16 alle 19 un presidio davanti alla Prefettura di via Prina 17 a Monza per protestare contro i recenti provvedimenti del Governo.

«La manovra economica e finanziaria varata il 13 agosto, -spiega Cgil in un documento- per fare fronte alla crisi, interviene ancora una volta sul lavoro, sulla salute, sui servizi pubblici e sulle pensioni. I pesanti tagli, varati dal Governo, in particolare ai trasferimenti agli Enti Locali, oltre 7 miliardi di euro, penalizzano fortemente le politiche sociali dei Comuni e a farne le spese saranno le persone più bisognose, con il rischio di inasprimento di ulteriori tasse e imposte locali o della cancellazione dei servizi.

L’aumento dei Ticket sanitari, l’innalzamento dell’età di pensionamento, sono misure odiose per fare cassa. Tutto questo non aiuterà certo l’economia, i consumi, la ripresa. Così come non determina alcun miglioramento della situazione, il tentativo di colpire i diritti dei lavoratori, il contratto nazionale e lo statuto dei lavoratori. Nel pieno di una crisi così pesante, invece, gli evasori continuano a non essere disturbati, i grandi patrimoni restano immuni dalla manovra, ancora una volta a pagare sono i lavoratori ed i pensionati.

Nella manovra del Governo particolarmente colpito il pubblico impiego. Oltre al blocco del pagamento della liquidazione per due anni, il blocco della contrattazione e quindi dell’aumento di stipendio ai lavoratori pubblici, è previsto di non corrispondere la 13a mensilità in caso di non raggiungimento degli obiettivi aziendali, di fatto una riduzione della busta paga. Tanti tagli e neanche uno straccio di politica economica che incentivi lo sviluppo dell’occupazione, in particolare dei giovani ed il potere di acquisto delle retribuzioni. Manca completamente una idea del futuro del Paese.

La Provincia di Monza e Brianza già sta pagando duramente gli effetti della crisi, con parecchi lavoratori in cassa integrazione, in mobilità, con la chiusura di stabilimenti, la contrazione del welfare locale operata già da molti comuni, a partire dalla riduzione delle risorse destinata alla assistenza».