Monza pronto al campionato Il Pergocrema al Brianteo

Monza pronto al campionato
Il Pergocrema al Brianteo

Monza – Si parte, finalmente. D’ora in poi si fa sul serio. Dopo le solite amichevoli insignificanti di piena estate e i primi riscontri, già significativi questi, di Coppa Italia (una risicata vittoria sull’Entella al debutto casalingo, una dignitosa quanto netta sconfitta nel turno successivo, contro il Sassuolo, a Modena). Con Monza-Pergocrema, domenica al “Brianteo”, incomincia il nuovo campionato. Con quali prospettive, quali ambizioni per i biancorossi vediamo di capire insieme. Ogni vigilia stagionale, del resto, ci tocca il privilegio e del pari la condanna di tentare di leggere in anticipo – non già nei fondi del caffè, beninteso! – come butterà per i colori diletti. Sicché, se realisticamente diciamo che le prospettive non sono rosee, valutazione tecnica della “rosa” alla mano, ci becchiamo ben che vada della Cassandra, la sacerdotessa rea di predire sventure, come se fosse appunto lei a determinarle e non semplicemente avesse il torto agli occhi altrui di preavvertirle e darne anzitempo conto. 

Se viceversa chiudiamo un occhio e ci abbandoniamo a considerazioni venate d’ottimismo, rischiamo innanzitutto di venir meno al nostro dovere di critici e in secondo luogo rendiamo un cattivo servizio ai nostri lettori. E’ accaduto puntualmente alla vigilia dello start delle ultime stagioni, per capirci da quella che pose fine al contraddittorio quinquennio di patron Begnini fino alla più recente, la prima dell’éra “olandese”. Come ci siamo azzardati a prevedere , se non proprio tempi cupi, tempi abbastanza duri per i beneamati, ecco che ci siamo beccati la patente di corvacci. I più fini hanno usato il termine “disfattisti”, capirai, come se – novelli Cassandre – fossimo noi a temere, come poi in effetti accaduto, che la salvezza arrivasse di riffa o di raffa nelle battute finali del campionato: il cuore in gola, l’orecchio ai risultati dagli altri campi, qualche neanche troppo innocente vantaggino lucrato sull’altare del cosiddetto interesse reciproco. Ci sovviene il pareggino di Varese o, ancor più clamoroso, quello che all’ultima giornata strappammo, atto conclusivo della gestione capomastro Begnini, sul campo di un Lumezzane del tutto disinteressato a giocare la partita sul serio.

Ora, a scanso di spiacevoli illusioni, diciamo che anche quest’anno sarà bene tenere saldamente i piedi per terra, evitare voli pindarici. Probabilmente ci sarà ancora da soffrire, non vediamo come questa squadra possa ambire all’alta classifica. La media classifica già sarebbe un trionfo. E se questo, che non è un auspicio ma un pronostico tecnico, ci costerà la rinnovata patente di disfattisti, pazienza: naturalmente, gradiremmo essere smentiti dal campo. Saremmo i primi a gioire di una previsione del tutto o anche solo in parte sbagliata. Il “nuovo” Monza, che come abbiamo già scritto di nuovo presenta pochissimo, non sembra avere le carte in regola per pretenderla a protagonista. Voglia il cielo che, stavolta, abbiano ragione gli ottimisti a scatola chiusa.