Monza: ponte dei leoni,le gabbianelle hanno fame

Monza: ponte dei leoni,le gabbianelle hanno fame

Monza – I gabbiani sono arrivati in città. Ai più attenti non sarà sfuggita la novità: dal ponte dei leoni ora lo spettacolo non è più solo quello delle anatre che sguazzano tra le acque non proprio limpide del Lambro. Ci sono anche stormi di gabbianelle bianche. Arrivano a decine, disegnano in volo infinite e mutevoli geometrie e poi planano sull’acqua in cerca di cibo. Cosa li spinge a lasciare i lidi marini per approdare in pianura padana?

«Essenzialmente la ricerca di cibo- spiega Giorgio Riva, presidente dell’Ente nazionale protezione animali di Monza- i gabbiani, o più facilmente le gabbianelle, sono dei veri spazzini volanti. Hanno saputo adattarsi anche all’ambiente di acqua dolce e si nutrono di tutto. Basta pensare che spesso seguono le scie delle navi da crociera per nutrirsi di quanto viene scaricato in mare».

Purtroppo però l’ambiente cittadino è anche pieno di pericoli per questi volatili marini abituati a spazi immensi. «Un mese fa- prosegue Riva- abbiamo soccorso in canile una gabbianella ferita. Probabilmente si era tagliata con un filo di ferro e aveva uno squarcio aperto tra le ali . Nonostante i soccorsi e il tentativo di trasportarla in un centro specializzato nella cura dei volatili, per lei non c’è stato nulla da fare».
Attualmente il centro di riferimento resta l’oasi del Wwf di Vanzago, ma anche il canile di Monza si è organizzato con una grande voliera per soccorrere oltre alle gabbianelle, cornacchie e piccioni che con l’arrivo dei primi tepori cadono dai nidi e perdono la strada di casa.
Rosella Redaelli