Monza – La polizia lo ha rincorso per 35 minuti nel Parco di Monza ieri pomeriggio aiutata da mamme, fan del jogging e semplici frequentatori del polmone verde (zona cascina del Sole) che indicavano ai poliziotti la direzione presa dal fuggitivo. Alla fine Mohamed K., ventisettenne originario di Casablanca è stato preso e portato in commissariato solo perchè non aveva con sè documenti. Un intervento di normale amministrazione, quindi, come ne eseguono tanti gli agenti di via Romagna. Le cose sono cambiate, però, in commissariato: quando intorno alle 20 è stato il momento di accompagnare il marocchino a Milano in Questura seguendo le procedure di rito per i clandestini, il nordafricano, un marcantonio alto 1 metro e 95 per 100 chili di peso, ha cominciatoa non vederci più. Prima ha sollevato una panca come fosse un grissino, poi ha rifilato una gomitata a un agente sfondandogli una costola e provocando delle contusioni a un collega di quest’ultimo. Per questo è stato arrestato per resistenza e portato in Tribunale dove stamattina è stato processato per direttissima. Gli agenti lo avevano notato nel Parco, all’altezza del noleggio bici di viale Cavriga, insieme ad altri nordafricani sospettati di essere spacciatori.