Monza, le casse piangonoIl Comune vende nove aree

Monza, le casse piangonoIl Comune vende nove aree

Monza – Il Comune vende le grandi aree con l’operazione di cartolarizzazione votata nella notte di martedì in consiglio comunale. Nove aree strategiche del patrimonio immobiliare monzese saranno vendute ad una società-veicolo appositamente costituita (e interamente partecipata dal Comune di Monza) per un corrispettivo di 36milioni di euro che la società avrà ottenuto tramite mutui dai quali potrà rientrare al momento della vendita delle aree. I soldi che il Comune in questo modo potrà incassare verranno utilizzati per le opere pubbliche e investimenti sul territorio.

Le aree interessate a questa operazione denominata cartolarizzazione sono quella di via Adda (suddivisa in area nord e sud), Cascina San Bernardo (nord e sud), area Tpm di via Borgazzi, ex Fossati Lamperti e le aree industriali di via Ercolano e via Nievo (Nord e Sud). Dopo la valorizzazione di queste aree, a seguito della variante del piano di governo del territorio, l’amministrazione si augura di fare plusvalenze per 102 milioni di euro. Le aree, infatti, vengono vendute al prezzo valutato sulla destinazione d’uso odierna, ma questo valore potrà crescere con il cambio di destinazione d’uso previsto dalla variante per queste aree. Il rischio evidenziato dall’opposizione è quello di non riuscire a vendere le aree in questo periodo economicamente difficile.

L?amministrazione ha comunque accolto un emendamento che esclude temporaneamente l’area della ex Fossati Lamperti da questa operazione di vendita. Il Comune così potrà cercare di ottenere fondi del Governo per interventi di housing sociale fino al 15 gennaio 2011, dopodichè, se entro questa data non sarà riuscito ad ottenere questi finanziamenti, anche la Fossati Lamperti sarà venduta. L’emendamento “salva Fossati Lamperti” è stato promosso da Vincenzo Ascrizzi (Prc), ma firmato da tutta la minoranza. Anche in maggioranza, infatti, si sono levate alcune discussioni in merito a questa questione.

«E’ un’operazione rischiosa- commenta Roberto Scanagatti, capogruppo del Partito democratico- gli interessi sui mutui ottenuti dovrà pagarli il Comune se le aree non verranno vendute». Marco Meloro, assessore al Bilancio, è invece soddisfatto per questa operazione: «Tutte le operazioni finanziarie sono rischiose, ma questa è una delle operazioni più importanti del nostro mandato che ci permetterà di ottenere flussi finanziari per realizzare le opere che la città chiede».
Andrea Trentini