Monza, l’assassino della donnaaprì il gas: sfiorata la strage

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Monza – Un “delitto d’impeto”, secondo gli investigatori della polizia. Ma avrebbe potuto essere una strage. L’assassino che domenica sera ha infierito sul corpo della povera Rita Bestetti, 66 anni, ha aperto i rubinetti del gas prima di lasciare l’appartamento al civico 2 di via Pellegrini, il luogo in cui si è consumato l’orribile delitto. Questo l’inquietante particolare emerso nell’ambito delle indagini che vedono gli uomini della squadra omicidi della Mobile milanese impegnati a scoprire l’identià del killer che ha massacrato la Bestetti. Solo la circostanza che le finestre erano aperte, ha fatto sì che il triolcale in cui viveva la vittima con Alessandro, il nipote 34enne che ha preso con sé quando era piccolo, facendogli da madre, si saturasse pericolosamente di gas. Dunque l’assassino ha lasciato sì le armi del delitto sul posto, un coltello ed un ferro da stiro, ma ha forse pensato di cancellare la scena del delitto, provocando addirittura con un esplosione? Sul punto, gli investigatori non si sbilanciano.
Federico Berni