Monza, l’appello dei comitati:«E adesso basta cemento»

I comitati dei cittadini lanciano, con forza, un appello all'amministrazione comunale: basta cemento. Lo fanno durante l'iter di approvazione della variante al pgt. Meglio, prima, occupare l'esistente.
Monza, l’appello dei comitati:«E adesso basta cemento»

Monza – Otto comitati di quartiere per dire no alla cementificazione di Monza. I comitati, hanno esposto idee e proposte sulla variante al piano di governo del territorio durante un incontro con gli amministratori comunali al Binario 7. Presenti i comitati di cittadini delle vie Blandoria, Casignolo, Guerrazzi, Magenta, Monte Bianco, Monteverdi, Sant’Albino e Valsugana. I referenti hanno esposto le proprie perplessità rispetto agli interventi di edilizia previsti nelle loro zone.

Per il comitato Blandoria è intervenuta Marina Motta: «La viabilità è sempre più caotica, perché realizzare nuove costruzioni? Ci avete promesso di sistemare la viabilità. Abbiamo presentato richieste e proposte, vogliamo più verde. Sia la maggioranza che l’opposizione però non sono molto convinti degli interventi previsti in variante». Per il Casignolo ha parlato Cristina Zanchi: «Vorremmo sapere dello sviluppo del polo di via Borgazzi–Campagna si parla di 500 nuovi alloggi. Pensiamo prima a riempire le case vuote già pronte. Chiudiamo il cantiere in via Asiago, aperto inutilmente da 4 anni. Dentro quel polo si vuole costruire un asilo. Ma, per le scuole primarie, come si sposteranno i bambini da quella zona sino alle scuole del territorio? San Rocco e Sant’Alessandro sono lontani».

Poi è toccato a via Guerrazzi: «E’ prevista la costruzione di un palazzo di 20 metri d’altezza – dice Angelo Ammoni – in un’area di San Giuseppe già densamente popolata. La zona in cui sarà edificato è uno spazio verde». Gli animi si sono surriscaldati quando è intervenuto il comitato per via Magenta, portavoce Vittorio Viganò: «Nell’area degli Artigianelli saranno costruiti quattro palazzi di sei piani in una zona senza verde già congestionata. Perché non si può fare un passo indietro e restituire del verde alla zona?». Mantenimento del verde e la realizzazione di piste ciclabili, per collegare le scuole del quartiere: questa la richiesta del comitato Monte Bianco: «Mantenete fede alla promessa di ripristinare la ciclabile di via Monte Bianco – ha spiegato Girolamo Sorrenti -. Abbiamo inviato una petizione a ottobre sottoscritta da 800 cittadini di Triante. Nel nuovo pgt le aree verdi saranno ancora di meno, molte sono destinate a aree edificabili ».

In via Monteverdi, all’angolo con via Boito, nell’area agricola alle spalle della chiesa del Carmelo è prevista la costruzione di 3 palazzi di 8 piani. Via Monteverdi, già stretta, verrà trasformata in una camera a gas, prevedendo l’arrivo di 250 autovetture in più. «Non vogliamo abbandonare il nostro parco agricolo – continua Angela Piazza del comitato Sant’Albino -. Perché l’amministrazione ha cambiato idea prevedendo 1700 metri quadrati di edilizia industriale e 1900 di residenziale? Abbiamo chiesto un ridimensionamento delle metrature previsto». Grosse difficoltà anche per via Valsugana, come spiega Stefano Spadari: «Perché la nostra area è diventata residenziale con massimo indice di edificabilità? Quando prima era il contrario? Abbiamo raccolto più di 400 firme per dire no alla costruzione di un nuovo edificio davanti alla scuola dell’infanzia ma non è servito». Alessandra Sala