Monza, inquinamento alle stelleLegambiente: PM10 da record

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Monza – Un inizio anno drammatico. L’inquinamento a Monza, nei primi giorni dell’anno, ha fatto registrare una serie di picchi da record. Dal 11 al 22 gennaio ci sono stati 12 giorni consecutivi di superamento del valore limite di PM10 previsto dell’organizzazione mondiale della sanità che è pari a 50 microgrammi. I dati sono stati resi noti da Legambiente. I giorni che hanno fatto registrare i valori più alti sono stati domenica 17, quando le centraline di rilevamento si sono fermate a 114 microgrammi, lunedì 18 con 113 e giovedì 21 con ben 124 microgrammi.

L’accusa – «Ma tutto Gennaio è stato pesante per i polmoni dei monzesi – fanno sapere dal circolo Legambiente di Monza -. Abbiamo iniziato a Capodanno con oltre 100 microgrammi di polveri sottili; in 22 giorni il limite è stato superato per ben 16 volte. Dai dati in nostro possesso risulta che i giorni di superamento, nel corso del 2009, della soglia di 50 microgrammi sono stati 98; il valor medio è stato di 44 microgrammi; il giorno peggiore fu il 14 gennaio con 162 microgrammi, raggiunto dopo 14 giorni consecutivi di superamento; il valore medio dello stesso mese è stato di 89 microgrammi».

Amministrazione assente – «Sappiamo che il traffico è uno dei principali produttori di gas inquinanti ed è su questo fattore che le amministrazioni pubbliche debbono intervenire per tutelare la salute delle persone – continuano da Legambiente -, ma l’amministrazione comunale monzese si nasconde dietro alle modeste disposizioni regionali. Diventa imprescindibile convincere i cittadini, con le buone o con le cattive, che è possibile muoversi in modo efficace e soddisfacente anche senza usare l’automobile. Diventa quindi indispensabile fornire loro tutte le strutture ed i mezzi alternativi possibili all’auto. Bus navetta o a chiamata, paline segnaletiche intelligenti alle fermate degli autobus, il car sharing anche per le circoscrizioni 2 e 3, il potenziamento delle piste ciclabili, la riattivazione delle giornate ecologiche».

Il bike-sharing – Intanto è battaglia sul fronte del bike-sharing. A picchiare contro l’amministrazione Mariani è Monzainbici. Il sodalizio, se da un lato loda le recenti dichiarazioni dell’assessore alla Viabilità Massimiliano Romeo in sostegno al bike-sharing, dall’altra critica una recente intervista del borgomastro apparsa sul Corriere della Sera, nella quale «svilisce l’importanza che questo potrebbe avere per la città e rilancia il progetto della Pedemontana».

Monzainbici – «Da anni noi di Monzainbici sosteniamo che questo intervento affronterebbe efficacemente molti problemi, che non hanno mai trovato le giuste soluzioni e che ci hanno portati alla situazione attuale: ci riferiamo al traffico congestionato che porta al costante superamento dei limiti del PM10 nell’aria, con livelli più alti di Milano. Postazioni per il bike sharing alla stazione ferroviaria, all’ospedale e ai centri attrattori della città di Monza lancerebbero finalmente quella mobilità ciclistica di cui tutta la comunità ha bisogno: gli studenti fuori sede, i turisti, chi nel week end visita la nostra città e il nostro Parco, sono solo esempi pratici di quanti potrebbero usufruire del sistema. Le dichiarazioni del sindaco Mariani vanno invece in senso totalmente opposto, arrivando non solo a sostenere l’inutilità del progetto, ma a paragonarlo con il fallimento delle “bici gialle” a Milano di qualche anno fa (anni ottanta). Paragone infelice quanto errato».
Davide Perego