Monza, il pgt finisce sulla graticolaCase come funghi, sale la protesta

Monza, il pgt finisce sulla graticolaCase come funghi, sale la protesta

Monza – Una seduta di consiglio decisamente affollata quella che si è svolta nella sede della circoscrizione Uno lo scorso lunedì sera. Una delegazione di oltre trenta residenti delle vie della Blandoria, Confalonieri, De Marchi e Lecco ha voluto presenziare all’incontro. All’ordine del giorno, infatti, era prevista la discussione, proposta dai consiglieri di minoranza, della variante al pgt. Proprio da Pd e Città e Persone è stato presentato un decalogo di raccomandazioni da inviare all’amministrazione. Tra i diversi ambiti elencati anche quello di via della Blandoria.

«Chiediamo all’amministrazione, coerentemente con il parere già espresso da questo consiglio, che si ridefiniscano gli indici di edificabilità con una ragionevole riduzione delle altezze e delle volumetrie, chiedendo che gli standard siano recuperati in loco per il quartiere e non monetizzati. Inoltre – continua il documento della minoranza – chiediamo che venga salvaguardata la fascia di verde nella zona abitata e lungo la ferrovia, e che venga previsto un sistema viabilistico adeguato per sostenere i nuovi insediamenti, e che vengono previsti adeguati servizi secondo le necessità del quartiere».

Un documento che ha affrontato punto per punto tutti gli ambiti territoriali della Uno coinvolti nel piano della variante, ma che «viene presentato fuori tempo massimo, dal momento che l’amministrazione ci aveva richiesto un parere già prima dell’estate», ha precisato il presidente Massimiliano Longo. «Cercherò di organizzare entro breve una commissione urbanistica per discutere di questi ambiti», ha proposto il coordinatore Alessandro Pegolotti, chiedendo alla minoranza così di ritirare il proprio documento. Una proposta che non è piaciuta alla minoranza, che ha visto bocciare il documento.

Unica novità emersa dalla discussione è quella presentata dal coordinatore della commissione Viabilità, Michele Battel, che ha cercato di rassicurare i cittadini dicendo che l’amministrazione aveva già preso in considerazione le loro richieste, prevedendo una diminuzione delle volumetrie: da 36.000 a 30.000 metri cubi. Una notizia che ha lasciato molto amaro in bocca ai cittadini, che delusi hanno lasciato la sala del consiglio. «Questa diminuzione è ridicola – spiega Daniele Scolari, uno dei portavoce del comitato -. La accettiamo solo se rappresenta un primo passo della trattativa. Quello che chiediamo noi è che vengano spostate un terzo delle cubature su altra area». I residenti continuano la battaglia. Prossimo appuntamento la commissione urbanistica di domani in Comune.
Sarah Valtolina