Monza e la tragedia di via LibertàCerimonia per ricordare le vittime

Monza e la tragedia di via LibertàCerimonia per ricordare le vittime

Monza – Cinquantuno anni dopo l’incidente ferroviario di viale Libertà, la circoscrizione Uno rende omaggio alle vittime di quel giorno con una targa che sarà posata sabato 15 gennaio alle 10, nel sottopasso di viale Libertà. Una commemorazione organizzata dalla commissione Informazione e partecipazione coordinata dal presidente della Uno, Massimiliano Longo, e alla quale prenderanno parte il presidente della Provincia, Dario Allevi, il sindaco Marco Mariani e Rosario Adamo, presidente della commissione Trasporti, oltre ai parenti delle vittime insieme ai sopravvissuti e ai testimoni di quel giorno. Era un martedì quel 5 gennaio di cinquantuno anni fa. Faceva freddo e c’era molta nebbia.

Il treno delle 7.20 era partito puntuale da Olgiate diretto a Milano, con il suo carico di pendolari e studenti, ancora assonnati e infreddoliti. Un viaggio tranquillo, normale, uguale a sempre, fino all’arrivo a Monza. All’altezza del ponte di viale Libertà, il treno avrebbe dovuto rallentare a causa dei rallentamenti dovuti al cantiere del sottopasso in costruzione. Così non fu. A causa della nebbia, come dissero alcuni, o più probabilmente per l’alta velocità, il treno deragliò in un’orribile carambola. Un errore umano che costò la vita a diciassette persone, oltre 115 i feriti. La scena che si presentò da subito agli occhi dei primi soccorritori fu tremenda. Alcuni vagoni precipitarono dal ponte, le rotaie si sollevarono e trafissero letteralmente il vagone mietendo vittime tra i passeggeri. Prima ancora dell’arrivo delle ambulanze e dei mezzi di soccorso fu la gente del quartiere Libertà a portare i primi aiuti.

Una corsa contro il tempo per portare in salvo i sopravvissuti e dare conforto ai feriti, in attesa che i vigili del fuoco liberassero dalle lamiere i corpi di tutti i passeggeri. Le cronache del tempo parlarono di uno dei più gravi disastri ferroviari dell’epoca, certamente il peggiore nella storia monzese e della Brianza.
s. val.