Monza e il rebus locali notturniIl sindaco Mariani: chiusi all’una

Monza e il rebus locali notturniIl sindaco Mariani: chiusi all’una

Monza – La bozza di ordinanza è stata firmata. Il sindaco Marco Mariani ha completato la stesura del documento con la firma che impone ai locali monzesi di chiudere alla una di notte. Documento definitivo che obbliga l’abbassamento delle serrande un ora, e in qualche caso anche due, in anticipo. Nonostante i malumori, all’interno nella stessa maggioranza, nei confronti di questo provvedimento il sindaco ha deciso di andare fino in fondo.  Da quello che trapela, l’ordinanza prevede la chiusura alla una di tutti i locali monzesi e le deroghe sarebbero limitatissime, nonostante tutti i gestori in queste settimane ne hanno fatto richiesta (pare che siano più di 30 le domande di deroga alle restrizioni dell’orario di chiusura previste al regolamento dei pubblici esercizi).

La situazione si fa complicata anche dal punto di vista politico in quanto sia in consiglio comunale che all’interno delle circoscrizioni sono molti gli esponenti di maggioranza (e di opposizione) che non sono d’accordo con la chiusura anticipata dei locali, provvedimento che vedono come un volere esclusivo del sindaco e non come una decisione condivisa.
Marco Mariani, dal canto suo, fa leva sul fatto che il regolamento dei pubblici esercizi (documento che contiene la restrizione negli orari di chiusura dei locali) è stata votata all’unanimità in consiglio comunale. La sensazione, a questo punto, è che l’articolo che impone l’una come orario di chiusura sia sfuggito a più di un esponente sia in maggioranza che nella minoranza al momento della votazione in consiglio.

Intanto i giovani monzesi si preparano alle barricate: dopo le raccolte di firme, ora si è pronti con la petizione per chiedere l’annullamento del provvedimento. Il Movimento giovani monzesi ha già raccolto più di 2000 firme e quasi 2.800 “virtuali” su Facebook; e non sono solo i giovani a contestare questa restrizione negli orari della movida.
Non è da escludere che anche i gestori dei locali, vedendosi messi con le spalle al muro, si possano organizzare per dimostrare il loro disappunto: gli esercenti in questo caso potrebbero contare anche sul sostegno dell’Unione Commercianti che ha dimostrato chiaramente di non gradire questa ordinanza che, a loro modo di vedere, non rappresenta la soluzione ai problemi degli schiamazzi notturni.
Andrea Trentini