Monza è divisa, decide RomaIl distributore nel Parco si fa

Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri: il nuovo distributore di idrogeno e gpl nel Parco di Monza si deve fare. Una decisione che è arrivata a Monza come un fulmine a ciel sereno. Dividendo la politica.
Monza è divisa, decide RomaIl distributore nel Parco si fa

Monza – La svolta decisiva nella vicenda del distributore di carburanti alternativi all’interno del parco è arrivata dall’alto. La presidenza del Consiglio dei ministri ha espresso parere positivo sul progetto in poche righe diramate venerdì: «Il Consiglio ha condiviso alcuni pareri favorevoli espressi in sede di conferenza di servizi convocata in relazione al progetto di realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione stradale di carburante ad uso pubblico a basso impatto ambientale in Monza, Strada per Santa Pieve alle Selve; l’impianto verrà pertanto realizzato».

Questa decisione mette fine alle diatribe nate all’interno dei diversi enti coinvolti nel progetto del distributore. A seguito del benestare del Consiglio dei ministri anche Regione Lombardia, per bocca del sottosegretario alla Promozione del territorio, Francesco Magnano, è intervenuta sulla questione spingendo l’acceleratore sul distributore. Il presidente della Sias, Paolo Guaitamacchi, ora porterà la questione alla discussione del consiglio d’amministrazione che dovrà poi valutare la fattibilità pratica del progetto. Le polemiche politiche, però, non si placano: il presidente della Provincia, Dario Allevi e diversi esponenti di maggioranza e opposizione in consiglio comunale a Monza, si dimostrano contrari a questa operazione.

E sulla vicenda pende sempre il ricorso al Tar fatto dalla Lista Città Persone di Michele Faglia. Il ricorso è stato firmato, oltre che dalla lista civica monzese, anche da molti privati cittadini residenti a Biassono e Vedano (nei pressi dell’entrata dell’Autodromo) ed è appoggiato anche dal Comitato Parco. Secondo i ricorrenti il progetto del distributore è in contraddizione con la convenzione firmata dalla Sias con il Comune. «Si è riaperta una questione che noi credevamo chiusa – ha dichiarato in consiglio comunale Michele Faglia –. Mentre nel Pgt si indicano limitazioni alla costruzione di distributori di carburante in città, poi si permette di metterlo dentro al parco».

Roberto Scanagatti, Partito democratico, ribadisce: «Sul distributore è mancata la discussione in aula e noi la rivendichiamo». La discussione sul progetto del distributore di carburanti alternativi nel Parco è stata affrontata soltanto all’interno della commissione Ecologia, presieduta da Antonio Gabetta. Molti consiglieri comunali, tra cui gli esponenti di Forza Lombarda Alessandro Scotti e Maurizio Brioschi, hanno sollevato parecchi dubbi sulla competenza della commissione nell’affrontare questo argomento chiedendo di parlarne in consiglio.
Andrea Trentini