Monza, distributore nel ParcoIl Comitato: «Mail di protesta»

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Monza – Per dire no al distributore di carburanti puliti nel Parco di Monza il Comitato per il Parco ha intenzione di inondare di mail di protesta la casella di posta elettronica del sindaco, dell’assessore ala partita ,del direttore del Consorzio di gestione parco e Villa, ma anche del direttore del regionale per i beni culturali della Lombardia,del sovrintendente per i Beni architettonici e del paesaggio e del direttore regionale del Ministero per i beni e le attività culturali.

Petizione – Il testo della petizione è disponibile anche sul sito www.comitatoparco.org e punta l’indice contro la pericolosità di un impianto di gpl e metano per i fruitori del parco e per gli abitanti della zona di Santa Maria delle Selve a Biassono dove è prevista la realizzazione del distributore. La battaglia contro l’impianto si è fatta più accesa dopo che la commissione ecologia del Comune di Monza ha espresso parere favorevole al progetto di realizzare nel Parco un distributore di metano, idrometano, gpl, idrogeno gassoso, idrogeno liquido.

Perplessità – «Non capiamo perché un impianto del genere non possa essere realizzato fuori da un parco storico – spiega Bianca Montrasio, portavoce del comitato -: i danni per il parco saranno enormi a partire dall’abbattimento di circa 50 alberi d’alto fusto oltre alla cementificazione di un’area 8.872 mq attualmente a prato e bosco». C’è preoccupazione anche per l’aumento del traffico sulla stradina di corrispondenza di Santa Maria delle Selve e sulle strade limitrofe, ma soprattutto si teme il rischio di esplosione che un impianto del genere può avere.

Rischi esplosione – «I rischi di esplosione – prosegue Montrasio – sono notevoli poiché si prevede un serbatoio interrato per lo stoccaggio del gpl e un distributore per metano, oltre a idrogeno e idrometano, per i quali non c’è mai sicurezza, come dimostra il tragico evento di Viareggio. Vi sarebbero infatti inquietanti analogie con quell’incidente in quanto nel distributore all’interno del Parco di Monza il gpl verrebbe trasportato con autocisterna. Il disastro ferroviario di Viareggio si e’ verificato appunto perchè, a causa del deragliamento del treno, la cisterna contenente gpl si è perforata nell’urto e una scintilla ha provocato l’innesco del combustibile con le gravissime conseguenze che tutti conosciamo».

Nessun vantaggio – Per il Comitato, i cittadini non avrebbero nessun vantaggio da questo nuovo impianto: «I vantaggi – conclude Montrasio – sono tutti per i gestori dell’autodromo (Sias) che hanno chiesto cospicui finanziamenti pubblici,approfittando della scusa dell’energia pulita. Infatti la Regione avrebbe già predisposto uno stanziamento di 2,1 milioni di euro per finanziare il progetto, soldi pubblici per un intervento che non e’ di pubblica utilità ma va a esclusivo vantaggio di un privato». Oltre alla petizione, il Comitato sta lavorando al testo di un esposto da presentare alla commissione ecologia e ambiente dell’Unione Europea.
Rosella Redaelli