Monza, crisi Cartonstrong:la cartiera è di troppo

Monza – Le trattative per salvare un «pezzo» di fabbrica e una settantina di posti di lavoro proseguiranno lunedì 21 settembre. Intanto, però, alla Mondi Cartonstrong di Monza il «taglio» annunciato è indubbiamente pesante: di troppo, nell’azienda di via Baradello, c’è la cartiera.

Una pessima notizia che è stata ufficializzata agli esponenti sindacali nell’incontro avuto lunedì con la nuova proprietà: la società monzese, fondata nel 1948, nel 2004 è stata rilevata dalla multinazionale Mondi Packaging. Mondi Cartostrong è stata poi ceduta a un gruppo con sede a Verona. La nuova proprietà è stata rappresentata durante l’incontro dalla società fiduciaria Iniziative Milanesi. Lo stabilimento di Monza ha la caratteristica di disporre sia della cartiera, che dell’ondulatore all’interno dello stesso sito. Qui sono prodotti la carta per ondulatori e il cartone ondulato in fogli. Adesso, comunque, la nuova proprietà reputa eccessivi gli investimenti da destinare eventualmente alla cartiera per aumentarne la competitività.

«Purtroppo – sottolinea Paolo Gallo, segretario regionale Fistel Cisl -, scontiamo anche i mancati investimenti legati alla precedente gestione. La situazione è stata poi aggravata dalla crisi generale e dall’abbassamento del prezzo della carta. Per la nuova proprietà, servirebbero 12 milioni di euro per la cartiera. Una cifra che ritengono eccessiva. Ma nel 2007, solo la cartiera aveva realizzato utili per oltre due milioni di euro. Secondo noi, con alcuni accorgimenti, si potrebbe puntare a un’altra soluzione». La cartiera ad aprile era già stata fermata: adesso, dopo una ripresa estiva di un paio di mesi, è stata nuovamente bloccata: una cinquantina di dipendenti sta utilizzando la cassa integrazione ordinaria. L’azienda ha complessivamente 186 addetti. L’organico, dopo la riorganizzazione, dovrebbe scendere a 110-115 persone. Una robusta «sforbiciata» ovviamente difficile da accettare: la notizia è stata comunicata ieri pomeriggio ai lavoratori riuniti in assemblea.

Per lunedì prossimo, intanto, sono state proclamate otto ore di sciopero con un presidio davanti all’azienda. «La proprietà – aggiunge Vittorio Serafin, segretario generale Slc Cgil Brianza – intende comunque investire 11 milioni di euro sulla sede di Monza. Nel settore dell’ondulato, hanno visto ottime potenzialità: l’obiettivo è tornare a detenere il 10% del mercato nazionale. Nell’incontro precedente ci è stato fornito il piano industriale. Nell’incontro del 21 settembre, in ogni caso, vogliamo vedere il piano per la gestione degli esuberi: l’obiettivo deve essere quello di ridurre al minimo l’impatto sociale causato dalla perdita dei posti di lavoro».
Sergio Gianni