Monza-Cremonese, una paperadal valore di diecimila euro

Diecimila euro per una papera. Il portiere della Cremonese Marco Paoloni avrebbe avuto uno sconto su un debito grazie al maldestro intervento che a novembre ha permesso al Monza di pareggiare. Emerge dalle carte dell'inchiesta sul calcio scommesse.
Monza-Cremonese, una paperadal valore di diecimila euro

Monza – Diecimila euro di debiti in meno: a questo è servita la papera con la quale il 21 novembre scorso l’allora portiere della Cremonese Marco Paoloni ha permesso al Monza di pareggiare a tempo scaduto la partita del girone di andata del campionato di Lega Pro. Un particolare che emerge dalle carte dell’inchiesta sul calcio scommesse nelle quali vengono citate a piene mani le intercettazioni dei colloqui tra gli indagati nelle quali si parlava apertamente dei match addomesticati per cercare di assicurarsi vincite consistenti. Da un dialogo del 24 marzo tra due dei personaggi più attivi dell’associazione a delinquere sgominata dalla Polizia di Cremona, Massimo Erodiani, che disponeva tra l’altro di una Agenzia per le scommesse a Pescara, e Marco Pirani, odontoiatra della provincia di Ancona, emerge quale è stato il compenso per Paoloni. I due parlano dei debiti del portiere discutendo se l’ammontare complessivo fosse 98 o 112mila euro. Un dilemma che viene risolto da Erodiani rispondendo <che con le partite che ha fatto giocare lui e si è vinto ha estinto un po’ il debito…l’ultima scalata del suo debito è stata quella di 10,000 per la partita Monza-Cremonese>. Il Monza resta estraneo alle vicende. Molte partite del suo girone però interessano all’inchiesta: Cremonese-Spezia, Cremonese-Paganese, Spal-Cremonese, Verona-Ravenna, Alessandria-Ravenna, Ravenna-Spezia, Reggiana-Ravenna. Non per niente nel caso è pesantemente coinvolto il direttore sportivo del Ravenna Giorgio Buffone. L’indagine è nata dopo una denuncia presentata dalla Cremonese dopo una partita con la Paganese, nel corso della quale si erano sentiti male alcuni giocatori del team lombardo ai quali era stato fatto bere un farmaco che alterava in peggio le loro prestazioni.
Paolo Rossetti