Monza, cosche al lavoroanche al Rondò dei Pini

Monza – La ‘ndrangheta lavorava per sistemare la zona di piazzale Virgilio: la Perego General Contractor, l’ormai nota azienda di Cassago che era finita in mano agli uomini delle cosche, aveva dei cantieri proprio lì, in corrispondenza di interventi viabilistici (rotonde) per preparare l’arrivo dell’Auchan e, in futuro, di tutte le strutture del Polo istituzionale della Provincia.

Il punto esatto dove vengono effettuati i lavori è indicato negli atti dell’inchiesta quando si affronta la seconda fase dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nella Perego. Inizialmente l’azienda è stata oggetto delle attenzioni di due gruppi mafiosi, quello degli Oppedisano, e quello che fa riferimento a Salvatore Strangio, pronti a contendersi il bocconcino che avrebbe potuto far fare loro il salto nel mondo dell’imprenditoria locale. Una querelle datata 2008 che viene sistemata facendo ricorso all’«arbitrato» di un boss calabrese, Giuseppe Pelle.

A un certo punto, dopo un periodo consistente in cui Strangio è stato l’amministratore di fatto della Perego, cade in disgrazia, anche per l’accavallarsi di voci circa una indagine che riguardi proprio Strangio. Una «visibilità» che la ‘ndrangheta non cercava anche per non giocarsi la possibilità di prendersi una fetta della torta dell’Expo. Lasciato Strangio per Rocco Cristello, solo omonimo della persona uccisa a Verano nel 2008, con quello che è stato il gestore dell’azienda inizia un periodo di conflittualità che porta la Perego a contattare Giuseppe Romeo, un autotrasportatore al quale affida diversi lavori.

Proprio in questa occasione, a luglio dell’anno scorso, Ivano Perego, il titolare dell’omonima azienda, chiede a Romeo di mandare quattro camion al cantiere di Monza proprio nei pressi di piazzale Virgilio per lavori di scavo. I rapporti con la nuova società continuano anche attraverso il nipote di Romeo. Il lavoro assegnato a un’altra impresa calabrese scavalcando Strangio, dovrebbe durare circa due o tre mesi.

Tutte queste operazioni, naturalmente, sono seguite passo passo dai carabinieri, che stanno seguendo da tempo l’evolversi della situazione, e che il 10 luglio documentano un incontro dei protagonisti della vicenda nella zona di due cantieri, uno in via Montevecchia, l’altro in viale Elvezia angolo via Bellinzona. Qui si stanno svolgendo le «opere di urbanizzazione primaria e secondaria» eseguiti da un’altra impresa. La vicinanza con il cantiere del Polo istituzionale, la nuova sede della Provincia, ha poi acceso gli appetiti della Perego che fa un tentativo, fallito, per insinuarsi anche lì.
Paolo Rossetti