Monza conta i danni del maltempoTombini ostruiti e la città affonda

A Monza si scruta il cielo con preoccupazione. Il maltempo che ha flagellato la città nella notte tra venerdì e sabato ha lasciato ancora numerosi segni. E si cercano di capire i motivi del disastro: sotto accusa i tombini, ostruiti da foglie e detriti.
Monza conta i danni del maltempoTombini ostruiti e la città affonda

Monza – Il giorno dopo la grande paura, Monza è ancora una città colpita da quanto successo nella notte tra venerdì e sabato. Il nubifragio, o tempesta tropicale, ha lasciato il segno e la paura che quanto successo posso, di nuovo, ripetersi. Per rendersi conto di quello che è accaduto basta fare un giro per le vie del centro. In via Zucchi, i titolari del negozio per animali Atlantide, a mezzogiorno, sono ancora indaffarati a sistemare quello che l’acqua ha distrutto quasi 20 ore prima: «Ero a casa, ho visto piovere e ho pensato di venire in negozio. Sono arrivata in via Prina e ho visto un fiume d’acqua che aveva coperto addirittura i marciapiedi. Non si vedeva dove si stava camminando, alla fine sono scivolata in acqua. Per fortuna un signore mi ha vista e mi ha tirato su. Ero bagnata fradicia. Alla fine sono arrivata nel negozio. Una scena incredibile, c’era acqua ovunque. Giusto venerdì ci avevano consegnato cibo e attrezzature da vendere in agosto, noi rimaniamo aperti. Ho dovuto buttare via di tutto. Come me, nella stessa situazione, si sono trovati gli altri negozi della strada». Tutti, in via Zucchi, hanno avuto i negozi allagatai. Ma perché questo distastro? «Accede sempre questo, l’acqua arriva dritta da via Prina. Il problema è più a monte, non c’è niente che la possa fermare. I tombini? Basta bguardarli per capire».

Guardando i tombini, si può capire cos’è successo. A fronte di una manutenzione carente, come confermano alcuni negozianti, si è aggiunto il fatto che la violenta grandinata ha spezzato rami e foglie in grande quantità. Questi detriti, caduti in strada, sono stati trasportati dai rivoli d’acqua fino ai tombini. Qui, però, i chiusini non hanno consentito a fogliame e rami di cadere, facendoli diventare un tappo. Quasi tutti i tombini del centro sono diventati inutili, l’acqua non ha avuto alcuno sfogo e si è trasformata in un torrente che ha travolto ogni ostacolo sul suo percorso.

Via Prina, e in particolare l’incrocio con via Monti e Tognetti, è stata l’origine del problema. Come confermano dal negozio Blockbuster: «Verdo le 8 si è formato il fiume – racconta il giovane titolare dell’eservizio commerciale -. Poi l’acqua è cresciuta sempre più. Ha superato il marciapiede e ha invaso il negozio. Ho dovuto buttare quasi tutti gli espositori di cartone che avevo, del cibo, molti libri. Ogni volta che piove qui si forma un lago. Fermare l’acqua? Impossibile. Abbiamo provato, ma entrava lo stesso».