Monza, case di via Giotto:scale e solette a rischio

Monza, case di via Giotto:scale e solette a rischio
Monza, case di via Giotto

Monza – Le solette e le scale delle case popolari di via Giotto necessitano di urgenti interventi di manutenzione. Non è una novità per il Comune al quale è stata segnalata questa situazione già due anni fa con una perizia di un professionista monzese che ha consigliato interventi di consolidamento o rifacimento delle solette e delle scale. Ad oggi, però, non si ancora è dato seguito a questo ammonimento. Gli uffici comunali, però, stanno predisponendo un incarico ad un professionista per ovviare a questa situazione, ma al momento non c’è la copertura finanziaria per intervenire dato l’intervento sarebbe subordinato agli introiti delle alienazioni delle aree comunali.

La perizia tecnica sulle case popolari di via Giotto è stata commissionata dal Comune a seguito di un crollo di una soletta verificatosi in un appartamento della scala C delle palazzine di via Giotto, 12 nel giugno del 2008. In quel caso una donna fu evacuata per dare modo di sistemare l’appartamento. A quanto si apprende la perizia elaborata dopo i sopralluoghi svolti nel giugno 2008 consiglierebbe all’amministrazione interventi drastici come il rifacimento dei solai, che consiste nella demolizione delle strutture esistenti e successiva di un?idonea struttura o in alternativa di inserire delle travi all?interno della soletta per consolidare staticamente la struttura (quest’ultimo caso sarebbe meno invasivo).

Durante i sopralluoghi, infatti, pare che si sia rilevato che la deformabilità dei carichi delle solette è superiore al limite previsto dalla normativa vigente. E anche le verifiche sulle scale hanno fatto rilevare sollecitazioni esagerate per gli elementi in pietra di cui è costituita la scala. I lavori consigliati nella perizia sono di difficile esecuzione data la complessità dell’intervento che deve comunque coniugarsi con la presenza degli inquilini nello stabile. Per questo per risolvere questa delicata questione il Comune sta predisponendo l’assegnazione di un incarico che studi un progetto esecutivo: dagli uffici fanno sapere che è in corso la selezione del professionista che dovrebbe essere incaricato di studiare un progetto.

I tecnici comunali non nascondono che preferirebbero intervenire con un progetto meno invasivo per i residenti con tecniche utilizzate in altri casi analoghi. Da quanto si apprende gli uffici la cifra da mettere a bilancio per questo tipo di interventi non è ancora disponibile nelle casse dell’amministrazione in quanto è subordinata agli introiti delle alienazioni.
Andrea Trentini