Monza, cappella reale da aprireMille firme e pressing politico

Monza – La circoscrizione si muove in favore della cappella reale. Il consiglio ha approvato all’unanimità la mozione avanzata da Alberto Tripodi e Silvia Maggi a sostegno della collettività che si sta muovendo e si è attivata in questi mesi per esprimere il proprio dissenso verso la chiusura della Cappella Reale. I cittadini hanno raccolto più di mille firme, per questo il consiglio chiede all’amministrazione di non chiudere un luogo così speciale e che non si è logorato con il tempo anzi vive di una bellezza speciale. «Il silenzio sul futuro della cappella è assordante – dice Clara Astuti , una firmataria della petizione -. Due settimane fa abbiamo consegnato all’Aarciprete di Monza e al sindaco più di mille firme, tutte protocollate, che abbiamo raccolto, in modo del tutto spontaneo.

La chiusura della chiesa è avvenuta due volte in duecento anni. Ancora oggi è perfetta , nei suoi armadi si conservano arredi raffinati che sono stati di principi e regine, per non parlare dell’oggettistica che è bellissima. Tutti noi siamo legati alla cappella capiamo che sarà difficile che riprende la tradizione delle messe, per carenza di preti,chiediamo infatti che l’amministrazione non chiuda quest’angolo, nessuno si è degnato di darci una risposta. Non vorremmo che diventasse un disastro come il teatrino o peggio che succedesse come per la chiesa di San Maurizio che non è mai stata sistemata. La nostra richiesta è che non venga abbandonata perché cadrebbe velocemente in distruzione».

Concorda con anche Francesco De Giacomi, presidente della Pro Monza: «La villa Reale è un punto d’eccellenza, la cappella è rappresenta lo spirito dell’impero austriaco. Personalmente sono molto legato alla chiesa è condivido che sia fondamentale tenerla aperta perchè è l’unico spazio vivo della Villa. E’ un punto di riferimento per tutta la città, potrebbe essere usata anche per converti, convegni o conferenze, qualsiasi attività culturale». Tutti i consiglieri condividono le preoccupazioni dei cittadini, maggioranza e minoranza supportano l’impegno dei cittadini e si impegnano a fare il possibile. «Condivido la proposta dei cittadini – dice Alberto Tripodi – di utilizzare questo luogo per concerti o convegni. Cercheremo di valutare se queste proposte sono fattibili». Positiva l’integrazione di Carlo Abbà, della minoranza: «Direi che è importante che in questo momento in cui la chiesa è chiusa il comune si impegni a mantenerla pulita».

Come conclude il presidente della Cinque Gianluigi Parenti: «Mi dispiace vedere chiusa la cappella, mi impegno personalmente per incontrare don Marco Oneta e chiedere almeno la possibilità di una messa alla domenica».
Alessandra Sala