Monza, bufera sui bersaglieriE’ scontro sui patrocini

Monza – I bersaglieri si esibiranno ai giardini di via Manara. L’appuntamento è per domenica alle 9.30 per il raduno dei partecipanti in via Milazzo-Medici, quando, alle 10, verrà inaugurato il monumento al bersagliere, seguito da una breve liturgia con lettura della preghiera del bersagliere. Chiuderà l’evento la fanfara dei bersaglieri di Erba. Un’iniziativa lodevole che è stata patrocinata dall’amministrazione locale, dalla provincia ma che ha avuto, nella sua genesi, tutta una serie di disguidi.

«E’ il primo monumento dedicato ai bersaglieri che viene realizzato a Monza – spiega Mauro Morielli, presidente della sezione «Luciano Manara» di Monza e Brianza -, sono anni che lo sognavamo e quest’anno è diventato realtà. Ci sono stati disguidi sull’uso del logo degli enti locali, perché per una dimenticanza non abbiamo fatto una richiesta preventiva, ma il nostro fine è dare lustro al territorio e a tutti quelli che hanno voluto collaborare. La sezione è la più numerosa dopo Milano, grazie anche ai tanti simpatizzanti, purtroppo non ci sono molti giovani, in parte per l’abolizione della leva obbligatoria e in parte perché hanno altri interessi».

In circoscrizione la richiesta è stata discussa martedì sera, nel corso del consiglio del parlamentino, presentata in prima persona dal presidente Gianluigi Parenti: «Purtroppo i bersaglieri non hanno presentato una richiesta di patrocinio nei tempi, e sempre senza voler fare torti hanno utilizzato il nostro logo. Per questo ho presentato la lettera di chiarimento che mi ha inviato il presidente della sede monzese in consiglio. Capisco le rimostranze dei consiglieri e concordo nell’evidenziare l’importanza di presentare nei tempi le richieste di patrocinio ma questa volta si è trattato di un caso dovuto alla mancanza di conoscenze relative a questo genere di eventi».

Proprio dalla minoranza c’è stata un’alzata di scudi, come spiega Giovanni Teruzzi, Pd: «Si tratta di un’iniziativa lodevole ma chiedere il patrocinio a cose già fatte è una forzatura. A malincuore e con sommo dispiacere non approviamo questa richiesta. Capiamo la risposta del presidente dei bersaglieri ma dobbiamo rispettare le regole». Come continua Alberto Tripodi capogruppo FI: «Concordo con il consigliere Teruzzi, l’evento è lodevole e fa onore al quartiere ma non è stato seguito l’iter burocratico». Sulla stessa lunghezza d’onda Marcella Fabbri, «Lista Faglia»: «Ci dobbiamo tutelare per il futuro per evitare che episodi del genere si possano ripetere».