Monza, banche in assembleaper il contratto nazionale

Una banca responsabile, la difesa del fondo di sostegno al reddito, la stabilizzazione dei contratti a termine: sono gli argomenti su cui i sindacati puntano nella trattativa sul contratto nazionale del credito. In Brianza interessa 3200 lavoratori.
Monza, banche in assembleaper il contratto nazionale

Monza – La creazione di una banca socialmente responsabile, non finalizzata al guadagno immediato, e la difesa del fondo di sostegno al reddito e di riconversione professionale, che potrebbe essere tolto. Sono i temi su cui puntano le associazioni sindacali di categoria Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Uglcredito e Uilca, nella trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del credito che interessa 3200 lavoratori del settore in Brianza, esclusi i dipendenti delle Banche di credito cooperativo.

 In questi giorni, anche in Brianza, la proposta è sottoposta all’esame dei lavoratori del comparto bancario. La tornata di assemblee negli istituti di credito della provincia, inaugurata il 9 maggio, si concluderà il 7 giugno. La piattaforma definitiva verrà presentata il prossimo mese alla controparte, cioè all’Associazione Bancaria Italiana. Un’altra richiesta presentata dai sindacati riguarda la stabilizzazione dei lavoratori assunti con contratti a termine.

Il 30 giugno scade il fondo di sostegno al reddito. Uno strumento che, negli anni passati, circa 35.000 lavoratori (tra questi, un migliaio i brianzoli) hanno utilizzato per andare in pensione. L’Abi ha disdettato l’accordo sul fondo, finanziato dalle banche e dai lavoratori. Ha chiesto al Governo di estendere anche al settore bancario gli ammortizzatori sociali già utilizzati da altre categorie. Il fondo serviva per finanziare la formazione e per agevolare i prepensionamenti.