Monza, addio al velista PeraboniFu bronzo a Mosca e Los Angeles

Monza, addio al velista PeraboniFu bronzo a Mosca e Los Angeles

Monza – Alfio Peraboni, il “gigante buono” della vela, ha ammainato la randa. Mercoledì mattina, all’alba, non è riuscito a vincere la sfida più difficile, quella con la morte. Lui che di sfide sportive, soprattutto nella vela, ne aveva vinte tante: con il sorriso sulle labbra e la determinazione di chi pratica lo sport per il puro spirito della sana passione. Peraboni aveva 56 anni, era infatti nato a Monza l’8 maggio del 1954, ma ben presto si trasferì a Mandello del Lario diventando lecchese a pieno titolo. Solo al termine della carriera era ritornato in Brianza. Ricoverato dal 2 gennaio all’ospedale San Gerardo di Monza, in seguito ad una emorragia cerebrale, ha lottato con forza ma il quadro clinico è andato via via peggiorando sino alla morte.

Peraboni, in coppia con il farmacista novarese Giorgio “Dodo” Gorla, era riuscito, nel ruolo di prodiere, a riportare in Italia una medaglia olimpica nella classe Star, la più affascinante, la più tecnica, la più prestigiosa. Nel 1980 conquista il bronzo alle Olimpiadi di Mosca (Tallin) a distanza di ventiquattro anni dall’argento di Agostino Straulino e Nico Rode (oro anche nel 1952). Gorla e Paraboni riuscirono a ripetersi poi a Los Angeles (Long Beach) nel 1984: altro fantastico bronzo (nello stesso anno diventerà campione del Mondo in Portogallo). La terza Olimpiade nel 1988, a Seoul, dove finì quinto.
Nella sua carriera sportiva c’è anche il basket: dopo l’esordio, a quindici anni, nell’Elettromeccanica Basket Lecco, nel 1972 passò alla Pallacanestro All’Onestà di Milano in serie A per giocare nella Juniores con qualche apparizione in prima squadra. Ma nel suo futuro c’erano la vela, il lago e le grandi imprese. I funerali avranno luogo sabato a Mandello alle 14 nella chiesa di San Lorenzo.