Mondiali, le scelte di Lippi: i mister di Monza in panca

Mondiali, le scelte di Lippi:
i mister di Monza in panca

Monza – Si poteva fare di più. Ma il «pareggino» che ha bagnato il nostro esordio ai mondiali sudafricani, alla fine, è stato un capolinea sostanzialmente equo. Rimpianti e recriminazioni, insomma, dopo l’1 a 1 con il Paraguay trovano poco spazio. Anche tra mister e dirigenti del calcio dilettantistico cittadino. 

«La nostra nazionale – ammette Roberto Mazzo, presidente della Juvenilia – ha giocato un pochettino meglio del Paraguay, ma senza fare nulla di speciale. In pratica, è stata una partita senza infamia e senza lode. Il nostro pareggio, oltretutto, è arrivato grazie a un errore del loro portiere. In generale, quindi, sono rimasto deluso. Tra i nostri giocatori, mi è piaciuto soprattutto Pepe, gran combattente. Montolivo, invece, non mi è parso granché: molto meglio Pirlo». 

Ma sul centrocampista fiorentino c’è anche chi ha un’opinione opposta. «Montolivo – sottolinea Luigi De Furia, allenatore dell’Atletico Cederna – ha dimostrato di avere personalità, non si è fatto intimidire. E poi ha fatto bene anche Pepe, brioso e cattivo. Qualche difficoltà, del resto, per me era da mettere in preventivo. Rispetto alle ultime partite amichevoli con Messico e Svizzera, ho visto un’Italia maggiormente tonica e aggressiva, con più idee. E poi non va dimenticato come la nazionale di Marcello Lippi abbia avuto un esordio non facile: il Paraguay è una compagine quadrata, ben messa in campo. Io, però, Di Natale lo avrei messo in campo prima». 

Le notti magiche dell’altro mondiale, in ogni caso, devono attendere: per entusiasmare la platea, ci vorrà un’Italia spumeggiante e vincente. «Ai punti – commenta Roberto Stucchi, presidente de La Dominante – avremmo meritato qualcosa di più noi, ma il pareggio è giusto. Il nostro è stato un predominio sterile, di occasioni pulite ce ne sono state poche. Io, di grosse opportunità a nostro favore, non ne ricordo. Dei giocatori nuovi mi sono piaciuti Criscito e Pepe, che hanno svolto un gran lavoro sulle fasce. Marchisio, invece, mi ha deluso». «Non abbiamo disputato una cattiva partita – specifica Davide Tresoldi, direttore sportivo del San Albino San Damiano -, ma abbiamo tirato poco in porta. Là davanti, d’altra parte, manca qualcosa: io, per esempio, avrei portato il milanista Borriello. Il risultato, ad ogni modo, è equo: entrambe le reti sono venute da calci da fermo. L’Italia non mi è dispiaciuta, ma è stata l’Argentina a lasciarmi un’ottima impressione: mi sembra abbia qualcosa più delle altre».

 La passione di William Brioschi, vicepresidente del San Rocco, è invece la nazionale «carioca»: il dirigente sanrocchino è tifoso della nazionale brasiliana dal 1978, cioè «da tempi non sospetti». «In questi anni – conclude Brioschi -, Lippi avrebbe dovuto svecchiare di più: io avrei puntato di più sui giovani. Ma cambiare, in Italia, è sempre difficile. Ma per quanto riguarda la partita con il Paraguay, il pareggio è giusto».
Sergio Gianni