Mezza di Monza, settima edizione Sfondato il muro dei 2500 iscritti

Monza – Favorita da condizioni meteorologiche tornate clementi dopo il pesante rovescio temporalesco del giorno precedente, la settima edizione della «Mezza di Monza» ha fatto registrare domenica scorsa un successo tangibile di partecipazione. I concorrenti che hanno tagliato il traguardo della mezza maratona promossa da Aspes e Prosport Eventi, con la collaborazione di numerose società della zona, nonché del Comune di Monza, della Provincia di Monza e Brianza e dell’Autodromo di Monza, e svoltasi tra l’autodromo ed il parco di Monza, sono stati infatti 2mila 518, riscontro ben superiore a quello dell’anno prima, quando invece ci si era fermati a quota 2mila 347. In campo maschile, a monopolizzare l’attenzione è stato Corrado Mortillaro dell’Atletica Gonnesa.
Il podista allenato da Pasquale Venditti, che compirà venticinque anni sabato prossimo, ha confermato il suo feeling con la realtà monzese, salendo per la seconda volta consecutiva sul gradino più alto del podio. Mortillaro ha fermato le lancette del cronometro dopo 1h06’45”, stabilendo così il suo primato personale sulla distanza. Dietro di lui si sono classificati nell’ordine Melese Ayanu Bekele, etiope in forza alla Marathon Legnano, e  Mirko Canaglia della Pro Patria Milano, che hanno concluso rispettivamente in 1h09’11” ed 1h09’57”. «L’anno venturo conto di migliorarmi ancora» ha spiegato al termine della sua fatica il vincitore, consapevole degli ampi margini di crescita che gli vengono accreditati sulla scorta del suo potenziale tecnico. Tra le donne, identica performance per Alice Munafò dell’Atletica Canturina, protagonista di una pregevole rimonta su Donatella Vinci del Road Runners Club Milano. 
La comasca ha limitato il suo record nel settore, ora fissato in 1h21’38”, infliggendo 18” di distacco alla rivale. Terza piazza invece per Paola Felletti, compagna di squadra di Vinci, in 1h22’52”. Tra i personaggi famosi al via, da segnalare è che il direttore artistico di Radio Deejay Linus ha saputo fare meglio di Davide Cassani, ex ciclista ed oggi apprezzato commentatore televisivo: il primo ha terminato in 1h40’48”, mentre il secondo in 1h44’33”. Adesso la sfida che attende gli organizzatori è quella di regalare un respiro internazionale alla kermesse: l’incremento di partecipazione delle ultime edizioni e, soprattutto, la qualità degli impianti in cui la manifestazione è ambientata lasciano credere che l’ambizione sia fondata e che la possibilità di costruire l’impresa sia concreta. 
P.Col.