Marius, il bambino sottovuotoCristina Crippa a Binario 7

Marius, il bambino sottovuotoCristina Crippa a Binario 7

Monza – (M. P.) Sempre originali i progetti teatrali di Cristina Crippa. L’anno scorso ha fatto conoscere al pubblico Pia Fontana, un’autrice di teatro poco frequentata. Una vicenda di forte impatto psicologico ed emotivo che mette al centro il rapporto donna-arte, “La numero 13”. Adesso torna al Binario 7 per presentare “Il bambino sottovuoto”, ispirato al romanzo di Christine Nöstlinger, autrice austriaca scanzonata e surreale che con fantasia e libertà creativa ama scardinare luoghi comuni e aspettative, con l’ironia graffiante di una bambina cattiva, ma sempre con partecipazione e solidarietà. Gioved’ 20, alle 10, lo spettacolo va in scena per le scolaresche. Di sera, alle 21, per il pubblico della stagione di prosa Teatro+Tempo Presente. Sono previste altre tre repliche: venerdì 21 e sabato 22 gennaio, alle 21, domenica 23 alle 16. Informazioni allo 039-2027002.

Edito in Italia da Salani e inserito nella collana Gl’Istrici, il libro (tradotta da Carla Becagli Calamai) fa parte di quella geniale letteratura per ragazzi che affascina lettori di ogni età. Narra la storia di Marius, un bambino sintetico e liofilizzato che una potente multinazionale produce per soddisfare le richieste di una clientela di genitori/acquirenti molto esigenti e frettolosi. Viene recapitato per errore alla signora Bartolotti, donna di mezza età, vivace, allegra, disordinata, insofferente delle convenzioni. La trama si arricchisce di una divertente galleria di situazioni che fanno ridere e pensare. Anni fa Cristina Crippa adattò il testo per un laboratorio alla scuola elementare Anzani di Monza, e successivamente – nella cornice della mostra “Le immagini della fantasia” all’Arengario – lo trasformò in monologo in cui la vicenda viene narrata dal punto di vista del suo personaggio preferito, la signora Bartolotti.

Al Binario 7 si tratta di una versione teatrale vera e propria, sotto l’insegna del Teatro dell’Elfo e la regia di Elio De Capitani. Il disegno del fondale porta la firma di Ferdinando Bruni.