Marcialonga, Pell e Oss ok Molto bene Zamboni e Casati

Monza – Tra le fondiste che hanno portato a termine la Marcialonga, la “regina delle granfondo invernali”, nella speciale graduatoria delle “Top cento” si è inserita un’atleta della Uoei Pell e Oss Monza. Si chiama Mara Zamboni, ha raggiunto il traguardo di Cavalese al 77esimo posto dopo 4 ore 30’50” (la gara di 70km si è conclusa con l’affermazione dell’elvetica Seraina Boner) ma soprattutto migliorando di oltre duecento posti la propria posizione nel ranking della manifestazione. Mara, infatti, lo scorso anno, nella Marcialonga Light (45 km) si era posizionata al 102esimo posto. Questa volta sugli impegnativi 70 km si è inserita nel gruppo delle migliori risultando altresì la decima fondista italiana nella particolare classifica guidata da Sabina Valbusa (Forestale). “Sono stati 70 km di fatica e di grande impegno – spiega la portacolori della Pell e Oss – rigorosamente in tecnica classica, infilata dentro i binari a passo spinta. Sono riuscita a mantenere alto il ritmo per i primi 67 chilometri e poi scovare energie e lucidità per affrontare la terribile salita di Cascata che conduce al traguardo nonostante due rovinose cadute dove c’erano anche fondiste dei Paesi nordici. 

Comunque, nonostante i colpi subiti in varie parti del corpo, ho raggiunto il traguardo. Sono veramente soddisfatta della mia prestazione e del risultato.” In campo maschile, assente Matteo Sironi per impegni famigliari (nell’edizione 2010 si era posizionato al 200esimo posto) a tenere alta la bandiera dei fondisti Pell e Oss è stato Fabrizio Casati giunto al traguardo in 164esima posizione dopo 3 ore 27’07”, con un netto miglioramento rispetto alla scorsa edizione dov’era giunto 263esimo. “E’ il mio miglior risultato nella Marcialonga che affrontava per la 15° volta. – spiega Fabrizio – e sono contento per essere riuscito a entrare nel gruppo degli Elite, vale a dire il ristretto gruppo di 200 fondisti che l’anni prossimo partiranno nella prime posizioni”. 
Ci vuol raccontare la sua gara. “Sin dalla partenza, sono riuscito a inserirmi alle spalle del gruppo forte della presenza dei fondisti più qualificati. La condizione era buona in quanto. Determinante si è rivelata la scelta degli sci, un modello della ditta finlandese Peltonen procuratimi da un amico.” Rilevanti prestazioni sono giunte anche da Ivan Valadè (1445^), Carlo Forzatti (1531^), Adriano Paulovich (2936^), Luciano Passoni (3396^), Matteo Cantoni (3738^), Franco Barzio (3818^) e Paolo Maraschi (4474) sempre sul tracciato Moena – Cavalese. 
Franco Cantù