Lissone, per il Pgt solo 13 presenti:in quattro punti gli obiettivi

Lissone, per il Pgt solo 13 presenti:in quattro punti gli obiettivi

Lissone – Quarto incontro in ascolto dei cittadini per orientare le scelte del nuovo Pgt lissonese. Alla serata erano convocate le associazioni artigianali, industriali, sindacali. Senza contare gli addetti ai lavori: l’assessore all’urbanistica Gustavo Aiello, l’architetto Paolo Favole, i suoi collaboratori, il Dirigente del Settore Pianificazione del Territorio architetto Francesco Salinitro, il responsabile unità urbanistica architetto Fabrizio Viganò, erano presenti in sala 13 persone (più numeroso il gruppo di Apa Confartigianato sezione di Lissone).

Prima idea è stata quella di annullare tutto. Poi, forse per premiare i presenti, si dà ascolto alle loro istanze, rinviando la relazione introduttiva dell’architetto Favole al prossimo incontro previsto per lunedì 19 luglio, con i commercianti. Il vice presidente di Confartigianato Roberto Galbiati, con molta chiarezza, sintetizza in quattro punti le esigenze di artigiani e piccole imprese. Primo: la possibilità di consentire una micro espansione all’interno delle strutture esistenti. «Non si prevedono sviluppi lavorativi esponenziali-  dice Galbiati- ma permettere ad una piccola azienda, per esempio di coprire parte del cortile per farne magazzino, garantirebbe la sua permanenza in Lissone invece di contemplare un trasferimento». Secondo: gli insediamenti artigianali sono troppo compressi da quelli abitativi. Bisognerà prevedere barriere sonore, filtri, qualcosa insomma che limiti il disturbo reciproco. Terzo: Lissone ha un enorme patrimonio di operatori nel settore del mobile e design. «Esiste poi tutto l’indotto, ferramenta, tappezzieri, ecc.- ha detto il vice presidente Apa- Si tratta molto spesso di vere eccellenze, cose che si fanno solo a Lissone ed hanno espansione internazionale. Si dovrebbe pensare a valorizzare questa ricchezza, con un polo tecnologico, di ricerca, di studio, universitario». Quarto: è indispensabile un ragionamento sull’enorme patrimonio espositivo. «Che opportunità può diventare per Lissone?».

A questo proposito l’architetto Favole ha detto di sentirsi sfidato dalla situazione, che richiederà un forte impegno speculativo: «Gli edifici delle esposizioni non vanno svalorizzati rispetto all’impegno profuso nel realizzarli». Fuori onda, una domanda all’assessore Aiello sulla scarsa presenza dei lissonesi agli incontri sul Pgt conferma il generale disinteresse per la cosa pubblica (anche a livello nazionale) e la scarsa fiducia nel poter cambiare in meglio la vivibilità della città.
Cristiana Mariani