Lissone, il capogruppo della Legachiede la testa di un assessore Udc

«Chi lavora contro l'amministrazione comunale non capisco come possa essere ancora presente in giunta». Il capogruppo leghista Fabio Meroni va all'attacco del suo collega di giunta Enrico Rivolta dell'Udc e chiede la sua testa, dopo la contrarietà del partito di Casini al progetto Federalismo.
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Lissone – «Non mi sento in discussione, riconosco il ruolo ed il peso politico che Fabio Meroni ha, però un conto è riportare quello che Roma dice, un conto è la vita politica di Lissone. Non vedo motivi per cui chiedere un mio allontanamento, ad un anno dalle elezioni amministrative». Alle bordate lanciate in consiglio comunale dal capogruppo della Lega Nord Fabio Meroni, l’assessore dell’Udc Enrico Rivolta replica con quella pacatezza che lo contraddistingue, rivendicando il valore di un ”patto” sottoscritto all’inizio del secondo mandato Fossati.

«Nel rispetto della lealtà dei patti, l’Udc intende portare a termine il suo impegno in giunta nella maniera più leale possibile» precisa il segretario cittadino dell’Udc Antonio De Matteo. Con il clima già rovente di suo in maggioranza, dopo le ben note vicende culminate con il rientrato azzeramento della giunta ed il ”silenzio” di Pdl e Lega Nord in aula consiliare durante l’approvazione del bilancio in seconda convocazione, le dichiarazioni del capogruppo della Lega Nord nei confronti dell’esponente dell’Udc rischiavano di passare in secondo piano.

Meroni, in aula, aveva lanciato il sasso. «Chi lavora contro l’amministrazione comunale- l’accusa del leghista- non capisco come possa essere ancora presente in giunta», sottolineando la contrarietà dell’Udc al progetto Federalismo. Rivolta, confermando il suo impegno in giunta, ricorda allora le alleanze territoriali. «A Desio il candidato sindaco dell’Udc è sostenuto dal centrodestra».
Elisabetta Pioltelli