L’inferno quotidiano dei pendolariLegambiente, viaggio nel disastro

Infrastrutture carenti, treni lenti e sporchi, continui aumenti dei biglietti. E' questo il quadro sconfortante che emerge dall'ultimo rapporto di Legambiente Pendolaria 2011. Ecco cosa contiene il documento presentato dall'associazione.
L’inferno quotidiano dei pendolariLegambiente, viaggio nel disastro

Monza – Carrozze sporche, treni perennemente in ritardo, stazioni fatiscenti, infrastrutture ormai vicine al collasso. Non è certo roseo il quadro che emerge da Pendolaria 2011, il rapporto di Legambiente che fotografa la situazione, e spiega gli scenari futuri, del trasporto ferroviario pendolare in Italia. Un rapporto con qualche luce ma troppe ombre. Monza rappresenta lo snodo ferroviario più importante dell’intera Brianza: qui convergono le linee dirette a Milano provenienti, da una parte da Lecco e Bergamo, dall’altra da Como e dalla Svizzera. E qui tutti i nodi vengono al pettine.

Boom di biglietti
– Il 2011 può essere considerato l’annus horribilis del trasporto pendolare, caratterizzato da tagli ai collegamenti e aumenti del costo dei biglietti. Eppure i numeri dei pendolari sono impressionanti. Si è arrivati in Italia a due milioni e 830mila utenti, con una crescita del 7,8% in due anni. Nonostante questo boom, in quasi tutte le regioni si è avuto un drastico taglio ai treni. Tranne in Lombardia, dove per affrontare i tagli decisi in estate dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, si è deciso di aumentare il biglietto del 23,4%. La manovra del governo Monti ha recuperato in parte il buco creato dal governo Berlusconi, ma la situazione rimane ancora gravissima. Per chiudere il bilancio 2011 mancano all’appello ancora 400 milioni di euro, mentre per il 2012, se si vogliono garantire almeno i treni in circolazione, servono altri 200 milioni di euro. Non certo bruscolini, con la crisi che incombe e la voglia di tagliare tutto e tutti.

La Lecco-Milano
– Una linea che soffre di cronici e incredibili problemi di sovraffollamento delle carrozze è quella che collega Milano a Lecco, passando per le stazioni di Arcore e Carnate. I pendolari si lamentano sempre più spesso che per molti convogli siano disponibili solo parte delle carrozze a causa di guasti al sistema di illuminazione e al malfunzionamento delle porte. E i pochi scompartimenti utilizzabili vengono presi d’assalto, fin dalle prime stazioni, da un’orda di pendolari. Chi tenta di salire sul convoglio nelle stazioni brianzole della tratta, si trova regolarmente di fronte un muro di persone. Per salire, in molti utilizzano la borsa come una clava.

Monza-Molteno
– Ritardi, disagi e sovraffollamento sono i compagni di viaggio dei pendolari (ogni giorno si muovono 12.400 viaggiatori) del Besanino. Il binario unico è un problema infrastrutturale non da poco visto che crea diversi problemi, da una limitata frequenza delle corse a una catena senza fine di ritardi e soppressione in caso di guasti. Nonostante l’acquisto di nuovo materiale rotabile, la linea, sperano i pendolari, dovrà essere necessariamente raddoppiata e potenziata per permettere un efficente servizio.

Il nodo di Seregno – Il potenziamento della tratta Saronno-Seregno è una priorità per Legambiente. Lungo i 14 chilometri di binario passano oggi quasi solamente treni merci. Oltre al raddoppio dei binari (opera che si concluderà a gennaio 2012), per legambiente è necessario elettrificare l’intera linea in modo da consentire il transito anche di treni passeggeri. Altro sogno sarebbe il raddoppio del binario che collega Seregno a Lesmo (5 chilometri), la creazione di una nuova tratta parallela a Pedemontana di nuova creazione (altri 34 chilometri) da Lesmo fino a Osio per poi connettersi alla Bergamo-Treviglio.
Davide Perego