Lettera di una mamma di Monza

Per favore mi dia 2 minuti e legga queste linee! Salve,mi chiamo Eddy Rosana Colmenares Herrera provengo dal Venezuela-Caracas abito a monza ,sono in italia dal

Per favore mi dia 2 minuti e legga queste linee!

Salve,mi chiamo Eddy Rosana Colmenares Herrera provengo dal Venezuela-Caracas abito a monza ,sono in italia dal 2003,adesso poso dire che ho ragiunto uno dei sogni che cambiano la vita per sempre,sono “MAMMA”,il mio piccolo se chiama Michele Pavon è nato il 12/02/2010,il mio marito o meglio dire convivente si chiama Jose originario di Cuba e anche lui è al settimo cielo.
Sono dipendente di una società che se ne ocupa di ristaurazione a milano,ho un contratto a tempo indeterminato full-time da poco più di anno; devo dire che a pesar dell’orario che si fanno in questo settore,la distanza che devo percorrere da casa al lavoro e poi il fatto di non avere la patente ho voluto continuare a lavorare durante la maternità a Settembre 2009 però, ho dovuto rimanera a casa per problema di salute e di strees.Da quel istante comincia il mio calvario.All’improviso io non valevo più nulla per la società per la cui lavoravo motivo per il quale cominciarono i ritardi di pagamento per loro il essere rimasta in cinta è stata una colpa per la quale continuo a pagare oggi le consequenze.
A dicembre 2009 mi sembraba di morire della disperazione,il mio marito che lavorava come mai nella sua vità per potere coprire tutte le spesse e ne aun cosi riucivamo,a genaio 2010 abbiamo dovuto chiedere un prestito altrimenti non coprivamo le nostre spesse,ovviamente era un peso in più a lunga durata visto che gli interesi sono tanti,siamo oggi a 25 di marzo 2010 sono in maternità obbligatoria,vi giuro che dentro di me ho un rabia,una impotenza,un dolore.tante volte mi chiedo: avro il diritto di ricevere i miei stipendi come prima o in questo mondo non contiamo più le future mamme?,avro diritto a condorre una maternità serena e adquistare per il nostro bimbo le cose necesarie e condurre un post-parto tranquilo?,perchè non ci aiuta lo stato ad evitare situasione come queste obbligando alle società per le quale lavoriamo a darci puntualmente i nostri stipendi?,il torto non lo fanno a me, lo fanno al mio figlio motivo ancora in più per volere UNA VOCE che le dia vità a le mie preocupazione,come me, ci saranno si curamente tante mamme,perchè devono comportarse così con noi mamme, sofriamo noi e di consequenza il bimbo che portiamo in pancia.

Adesso no so quando potro reintegrarmi al lavoro visto che noi abbiamo i nostri lontano,gli asili privati costano tanto e per queli comunale dobiamo aspetare fino a settembre,il bimbo a bisogno di una mamma serena.
Dio solo sa quanto ne ho soferto vorrei solo giustizia,e non penso di chiedere troppo.
Mamme se volete uniamo le nostre forze che sono le stesse con le quale lottiamo per nostri figli giorno per giorno,notte per notte, potete scrivermi alla posta elettronica.
colmenaresrosana@libero.it
Grazie a chi ha letto questa lettera,e se ne ha un po di tempo le pregherei di essere lei LA VOCE de la cui ne ha bisogno queste linee
Rosana,jose e il piccolo MICHELE.
Scusi l’ortografia e la gramatica.