Monza – L’Ente nazionale protezione animali di Monza festeggia domenica i 70 anni di attività. Per celebrare la ricorrenza nella sede di via Lecco 164 sono attesi la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi, per la prima volta a Monza e il coordinatore regionale Sergio Sellitto. Un momento di festa tra amici degli animali (il rinfresco sarà vegano/vegetariano) per ripercorrere le tappe dell’Enpa a Monza, dal 1940 ad oggi. «La storia di Enpa nella nostra città – ricorda Riva – si lega al ricordo di Monsignor Baraggia, canonico del Duomo,maestro organista, cappellano degli alpini,figura fuori dagli schemi dell’epoca. Conservo ancora un suo articolo,pubblicato su il Cittadino in cui spiega perché era giusto accogliere i cani in chiesa».

Dopo monsignor Baraggia, all’inizio degli anni Settanta l’Enpa di Monza conobbe il periodo più nero: «Nel 1974 – ricorda Riva – la sede era pratica, ente inoperante da due anni. C’erano una dozzina di cani trovatelli che venivano mantenuti in una pensione di Lissone grazie a due zoofile monzesi come Franca Bolis e Vincenzina Novi. Non c’era un servizio di pronto intervento, né di informazione, non c’erano mezzi,strutture e volontari». Nel 1979 Riva diventa presidente dell’Enpa di Monza ed inizia una nuova fase per l¿associazione animalista. «La vera svolta arriva nel 1983 quando la competenza dei canili passò alle Ussl e decidemmo di proporci come gestori del canile di Monza; fummo i primi in Italia. Per rimettere in sesto il canile ci indebitammo per trenta milioni di lire e avevamo solo 500 mila lire in cassa».

Oggi, a settant’anni dalla nascita, l’Enpa di Monza può contare sull’aiuto di oltre un centinaio di volontari e sempre sulla generosità di monzesi e brianzoli che negli anni hanno dimostrato sempre un grande affetto per l’Enpa. La ricorrenza dei settant’anni arriva in un momento di grande attesa per tutti gli amici degli animali:la vigilia della realizzazione del nuovo parco canile di Monza. «Ho parlato con i progettisti – conclude Riva – che mi hanno confermato la volontà dell’amministrazione comunale di portare avanti il progetto esecutivo entro l’estate.

I cantieri potrebbero già aprire a settembre». Il condizionale è d’obbligo perché sul progetto pende un ricorso al Tar da parte di 4 famiglie residenti lungo viale delle industrie nell’area confinante con quella scelta per la nuova struttura. In base al progetto da 2milioni 600 mila euro, il nuovo parco canile sorgerà su un¿area di 12 mila metri quadri per ospitare fino a 200 cani con una cinquantina di box di grandi dimensioni per il rifugio degli animali e una dozzina di box nell’area destinata al canile sanitario dove troveranno spazio i cani nelle prime settimane durante la fase dei controlli sanitari e delle cure veterinarie.
Ros. Red.