Le idee della musicaper l’Emilia ferita

Il terremoto in Emilia e la solidarietà dal mondo della musica: Antonacci devolve in beneficenza l'incasso di un concerto e invita i colleghi a fare lo stesso, l'Honky Tonky di Seregno organizza dei punti di raccolta di beni di prima necessità.
Le idee della musicaper l’Emilia ferita

«Invito i miei colleghi a donare il compenso personale che percepiranno da qui in avanti , in occasione del primo concerto che terranno, a favore delle zone terremotate in Emilia Romagna. Io inizio stasera da Rimini. Se stiamo insieme funziona».
Biagio Antonacci l’ha detto e l’ha fatto in occasione del concerto di martedì sera a Rimini, come segno di solidarietà nei confronti dell’Emilia colpita dal secondo forte terremoto in dieci giorni. Nel giorno in cui la nazionale di Prandelli ha annullato l’amichevole col Lussemburgo e il popolo dei social network si è scatenato per chiedere la sospensione delle celebrazioni per il 2 giugno.
Antonacci aveva confermato l’appuntamento nel pomeriggio, spiegando perché: « Stasera a Rimini concerto confermato!!! Il silenzio non aiuta e non rispetta nessuno….stare insieme, cantare, e poi aiutare. Ognuno come può. Fare e non parlare. Troppe chiacchiere e promesse!!!! I nostri politici facciano il possibile e diano priorità alle costruzioni civili e non ai monumenti. Aiutiamoci».

E poi c’è l’iniziativa “Emilia, hold on” promossa dall’Honky Tonky, live club di Seregno, per organizzare punti di raccolta di viveri, utensili, generi di prima necessità da spedire nei paesi più colpiti: «Servono acqua, cibo non degradabile, tende e materiale per la notte, sacchi di plastica per la spazzatura, posate e piatti di plastica. Se puoi, dai una mano», informano.

Tutto il materiale partirà in prima spedizione giovedì 31 maggio con la Protezione civile dai punti di raccolta al Cellar Door Studio di Vimodrone (in via don Minzoni 4 fino alle 24 di mercoledì e giovedì dalle 10.30 alle 20), al locale di Seregno (in via della Comina 35/37 dalle 19.30 alle 21 solo per la raccolta e poi fino alle 2) e all’arci Area di Carugate (via Garibaldi 26, dalle 21 alle 0.30 di mercoledì e dalle 18.30 alle 3 il sabato): «Per tutti gli emiliani con cui abbiamo bevuto una birra, per tutte le band emiliane che abbiamo avuto l’onore di avere sul nostro palco e per tutti i ragazzi emiliani che per caso sono passati da noi ed han fatto baldoria fino a tardi…».

L’Acropolis di Vimercate rilancia l’appello delle Arci nazionale sull’emergenza in Emilia. E informa che è stato aperto un conto corrente ad hoc alla Banca Etica con causale: Emergenza terremoto in Nord Italia. I dati del conto corrente bancario sono: c/c 145350; Iban: IT 39 V 05018 03200 000000145350; intestazione: Associazione Arci, via dei Monti di Pietralata 16 a Roma (cap 00157)

Sull’onda emotiva delle immagini in diretta dall’Emilia, i canali facebook e Twitter dei musicisti si sono trasformati nella cassa di risonanza per appelli, informazioni e riflessioni. Laura Pausini, in tournée in Olanda, si è messa subito a disposizione per dare spazio agli aggiornamenti e ai numeri di emergenza: «Questa è la mia terra. Esta es mi tierra. This is my land. Il mio cuore. Mi corazon. My heart. Tutto.Todo.Everything», ha scritto. Uno spazio aperto come la pagina facebook ufficiale di Nina Zilli: «Ogni tanto la natura ci ricorda chi è che comanda e a noi non resta che AIUTARCI. usate questa pagina per linkare aiuti, info e tutto quello che vi pare per far fronte alle disgrazie di tanti esseri umani. Un abbraccio grande, sono con voi. Stay soul».

Poi i Marlene Kuntz: «Nel corso dei vari anni passati a suonare in giro per l’Italia le zone emiliano/lombarde coinvolte dal terremoto interminabile di questi giorni le abbiamo percorse in lungo e in largo, venendo a conoscenza di tanti ammiratori e amici. A loro e a tutti gli altri che ci seguono (e per estensione a tutto il popolo stressato e angosciato) rivolgiamo il nostro affetto, per quanto poco possa valere».

E anche Pau, il leader dei Negrita in tour in Cina con i Subsonica: «Arrivare con la gioia di suonare in una nazione sconosciuta, in una cultura quasi sconosciuta davanti a persone sconosciute è impagabile. Ti alzi dopo un sonnellino distorto di 1 ora per riprenderti un minimo dal fuso e dal lungo viaggio. E fuori è primavera. Vai con i tuoi compagni a mangiare un boccone, ansioso di visitare Pechino per la prima volta nella tua vita e appena ti siedi arriva una notizia che mai avresti immaginato… Vorrei tanto, in questo momento che qui è notte, essere a casa. In Italia. Stare con la mia famiglia. Sentire i miei tanti amici che vivono ancora una volta l’inferno di un terremoto. Stare loro vicino. Fare qualcosa. Ma non posso. E adesso quaggiù non conta più niente…»

Tanti, tantissimi da Emma Marrone a Lorenzo Cherubini, hanno postato a più riprese il numero 45500 per donare due euro attraverso un sms o rete fissa, fino al 26 giugno.

Un gesto concreto, come l’evento “Amiche per l’Abruzzo” o la registrazione del singolo “Domani” che altri big della musica avevano organizzato nel 2009 quando la stessa sorte era toccata a L’Aquila. Poche settimane fa proprio gli Afterhours, tra i sostenitori dell’iniziativa per l’Abruzzo, hanno organizzato un concerto a L’Aquila per riaccendere i riflettori sul dramma di un’altra città ferita. Che, dopo tre anni, non ha ancora beneficiato della somma raccolta grazie a quell’iniziativa.
Chiara Pederzoli