Laura, il coraggio contro la Sla:malata, coi suoi libri la combatte

Monza – Il 3 ottobre si celebra la terza edizione della giornata nazionale contro la sclerosi laterale amiotrofica, malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce le cellule nervose che comandano i muscoli volontari. Sarà allestito uno stand in via Italia, di fronte alla Rinascente, in cui i volontari dell’Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) distribuiranno materiale informativo sulla malattia e daranno vita alla tradizionale iniziativa “Quello buono…sostiene la ricerca” sostenuta dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e dalla Provincia di Asti, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dal Consorzio Tutela Vini di Asti e del Monferrato.

Con un contributo minimo di 10 euro sarà possibile comprare una delle bottiglie di Barbera d’Asti create per l’occasione, a cui sarà allegato un libretto di ricette tipiche della cucina italiana. Con il ricavato delle vendite Aisla finanzierà il progetto “Studio preclinico sull’efficacia e il potenziale meccanismo di un trapianto di cellule staminali ematopoietiche indotte da G-Csf in un modello murino di Sla”, condotto presso l’Istituto di Ricerche Mario Negri di Milano. Aisla è un’associazione nazionale che si divide in tutte le sue filiali regionali e provinciali e così la primavera scorsa è nata ufficialmente la sezione di Monza e Brianza. Il suo segretario, Francesco Beretta, è il primo ad essere impegnato su questa linea: lotta da tempo insieme a sua moglie, Laura Tangorra, contro la sclerosi laterale amiotrofica.

Laura lotta ogni giorno ma trova anche il modo di dare coraggio agli altri attraverso i suoi libri: “Solo una parentesi”, “Rumore di mamma”, “Gelato a mezzanotte” e il libro per bambini “Melissa e le sue mutande”. Laura mette amore, fiducia e speranza nelle righe dei suoi libri, che trasudano la sua fatica, ma anche la sua enorme soddisfazione. Inoltre, Laura e Francesco hanno deciso di devolvere parte dei ricavati dei libri all’Aisla, per mantenere vivo il loro impegno nei confronti degli altri malati. E poi ci si domanda dove sia il coraggio. È proprio nella casa di fianco, dove meno te lo aspetti.
Francesca Lanzani