L’Asl: Vimercate non perde serviziIl sindaco: «Territorio vilipeso»

L’Asl: Vimercate non perde serviziIl sindaco: «Territorio vilipeso»

Vimercate – Il distretto socio-sanitario di Vimercate negli spazi del vecchio ospedale? No, grazie. L’Asl di Monza e Brianza rinuncia all’offerta di Palazzo Trotti, articolata in vista della prossima dismissione della struttura di via Cereda. Ma c’è di più: il distretto potrebbe lasciare città. Quanto basta perché il sindaco Paolo Brambilla, e con lui buona parte dei colleghi del Vimercatese, insorgesse, lamentando gli impegni disattesi, le intese troncate bruscamente, e i modi di una decisione “presa da un semplice funzionario, per quanto autorevole, ma non da chi, come me e come il presidente della Regione, risponde direttamente ai cittadini che governa. È intollerabile che il territorio venga vilipeso in questo modo”.

Agli atti ci sono una prima lettera, inviata dal sindaco al presidente Roberto Formigoni, firmatario con Comune e azienda ospedaliera dell’accordo di programma che nell’attuale comparto ospedaliero inserisce appunto anche la sede ampliata del distretto, e una seconda, a firma collegiale, a Pietrogino Pezzano, direttore Asl Monza e Brianza, per chiedere un incontro chiarificatore e un confronto in conferenza dei sindaci. Incontro che Pezzano ha tutta l’intenzione di concedere, e in vista del quale prova a smorzare i toni, “c’è stato un misunderstanding, un malinteso, forse quando ho parlato di trasferire il distretto qualcuno ha inteso che parlassi anche dei servizi, che rimarranno invece sul territorio”.

Restano la corrispondenza intercorsa in questi ultimi anni tra Asl e Comune, e gli incontri tecnici tra le parti, che fino a pochi mesi fa argomentano di un interesse della prima verso gli spazi delle attuali medicine, con una disponibilità del Comune ad aumentare le superfici destinate fino a 3mila metri quadrati, ancora aumentabili. “Siamo rimasti che ne avremmo parlato, anche dell’aspetto economico. Poi non ho più saputo nulla, e ho preso contatto con altri sindaci per trovare possibili alternative”, aggiunge Pezzano. Fermo il sindaco, e diversa la ricostruzione dei fatti: “Le soluzioni vanno concertate con il territorio. Non ho e non ho mai avuto la pretesa di avere tutti i servizi del distretto accentrati qui a Vimercate, semmai era l’Asl a chiedere un accentramento. Resta il fatto che serve una discussione collegiale sulla collocazione del distretto socio-sanitario”. A partire da un dato: il distretto ha qui in città la sua sede storica, baricentro della Brianza est, facilmente raggiungibile dal bacino di utenza e appoggiata dalla maggioranza dei Comuni coinvolti. 

Ad Arcore intanto l’amministrazione comunale non fa segreto della possibilità che la sede del distretto si apra proprio sul suo territorio. “Dire che l’accordo è già stato concluso sarebbe avventato –ha commentato il sindaco Marco Rocchini- perché non c’è ancora una convenzione firmata, ma posso confermare che sulla questione c’è la disponibilità del nostro Comune e la disponibilità dell’Asl”. Una prudenza forse anche eccessiva considerato che sono già state elaborate tutte le considerazioni del caso sull’accessibilità della struttura e sulla viabilità della zona.

“C’è in programma di prolungare le tratte di alcune linee di mezzi pubblici –ha detto Alberto Centemero, assessore arcorese alla viabilità- come il bus che arriva da Villasanta. Sempre il bus potrà essere utilizzato da chi arriva in stazione ad Arcore, perché verrà istituito un collegamento con via Grandi, e intendiamo anche mettere mano alla rete di piste ciclabili ciclabili”. Il terreno in questione pare appartenga al momento a un’immobiliare di Vimercate che potrebbe venderlo all’Asl o realizzarvi le struttura e affittarla. Critico il Pd di Arcore che, pur non contrario alla novità, sposa il disappunto di Vimercate, perché “se c’è un accordo già fatto (addirittura con la Regione) allora deve essere rispettato”. O comunque ridiscusso con tutte le parti.
Anna Prada
Valeria Pinoia