L’arte al servizio della Parola:affondo sul Caravaggio

L’arte al servizio della Parola:affondo sul Caravaggio

Monza – Come un sipario che si apre e scopre la meraviglia e l’emozione del colore, delle luci e della forma. Questo è «Caravaggio. L’arte al servizio della Parola», la mostra promossa dal decanato di Monza, che verrà inaugurata sabato 10 aprile, alle 19, nell’auditorium della chiesa Sacro Cuore (Triante), in via Vittorio Veneto 28 (ingresso libero), in occasione del quattrocentesimo anniversario della morte del maestro italiano.

Trentuno riproduzioni di altrettante celebri opere di Michelangelo Merisi. Una carrellata che copre l’intera vita dell’artista, dalle prime tele giovanili a quelle della maturità. La mostra, realizzata con il patrocinio e il contributo della Provincia di Monza e Brianza e del Comune, sarà visitabile fino al 2 maggio (da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19.30, giovedì fino alle 22, sabato e domenica dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.30).

A condurre per mano i visitatori alla scoperta del turbolento e passionale genio di Caravaggio sarà un team di quindici guide. Sono state però oltre sessanta le persone che a vario titolo hanno reso possibile la mostra. Barbara Villa, curatrice scientifica della mostra ha seguito la formazione delle guide, mentre Anna Maria Clivio ha dato forma alla suddivisione tematica delle opere. Sei i settori proposti per la visita: dalle opere giovanili, raccolte sotto il titolo «Lo specchi della realtà» a «La luce delle fede», le cui tele troveranno spazio al centro della sala; e poi ancora «Il Cristo rinnovato», dove viene affrontato il tema della Pasqua del Signore ai quadri dedicati alla Madonna (quella del Rosario, del Palafrenieri e dei Pellegrini) e poi «Il dramma della morte» e un’ultima sezione chiamata «Sacro e profano», dove sono proposte quattro tra le opere più celebri di Caravaggio.

A guidare il visitatore tra le suggestioni della pittura caravaggesca saranno, oltre alle guide, anche le luci e le ombre, vere protagoniste dell’allestimento, studiato dagli organizzatori della mostra fin nei più piccoli dettagli, le decorazioni floreali, per esempio, si rifaranno alla celebre canestra di frutta dipinta da Caravaggio. «Abbiamo voluto evidenziare alcuni dei tratti caratteristici della pittura di Caravaggio: le luci e le ombre, appunto, ma anche l’uso dei tendaggi e la suddivisione degli spazi», spiegano gli organizzatori. La mostra sarà accompagnata da tre serate di approfondimento dedicate al periodo storico e all’arte di Caravaggio: il 14, 21 e 27 aprile, alle 21, nel cineteatro di Triante.
Sarah Valtolina