La movida monzese divideComune e Confcommercio

La movida monzese divideComune e Confcommercio

Monza – Sui locali notturni si consuma lo strappo tra Comune e Confcommercio Monza e Brianza. La linea dura dell’amministrazione sui locali, che attribuisce buona parte responsabilità degli schiamazzi ai gestori dei locali, e la politica di scarso (secondo Confcommercio) incoraggiamento nei confronti delle attività commerciali in generale fa sbottare il presidente di Confcommercio Monza e Brianza, Giuseppe Meregalli che dichiara: «Non abbiamo più un buon rapporto con l’amministrazione». La questione dei locali notturni è solo l’ultimo episodio di una serie di vicende che hanno contribuito a rendere tesi i rapporti tra Comune e commercianti.

Negli ultimi giorni l’assessore alla Sicurezza Simone Villa ha ribadito la linea dura per quanto riguarda i locali fracassoni: «Dobbiamo tenere a mente che il Comune ha il potere di far chiudere i locali che ricevono numerose segnalazioni per schiamazzi, non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, ma i gestori che oggi si dimostrano poco attenti a quello che succede fuori dal loro locale dovranno stare più attenti. Non vedo differenze di tipo sociale tra i clienti dei locali, vedo piuttosto differenze nei comportamenti dei gestori dei locali, molti si dimostrano attenti alla clientela, ma qualcuno si disinteressa totalmente di quello che accade fuori dal locale e nelle sue vicinanze in questi casi c’è lassismo e questi gestori pensano che i loro problemi finiscano sull’uscio del locale».

Secondo Villa questo dipende anche dalla politica del locale: «Ci sono politiche commerciali come quella di dare il bicchiere di plastica per bere all’aperto o quelle di promozioni in particolari serate che favoriscono l’assembramento». Per il presidente di Confcommercio, Giuseppe Meregalli, si è passato il limite: «Premesso che noi non difendiamo nessuno al di fuori della legalità, bisogna dire che non si può imputare ai gestori la responsabilità di quello che accade fuori dai locali, il vero problema è che oggi manca il controllo del territorio, non possono essere i commercianti a controllare quello che succede per le strade, non abbiamo il potere di intervenire».

Il disagio di Confcommercio, però, non si limita ai locali notturni, le critiche sono anche nei confronti della politica amministrativa per quanto riguarda il commercio tout court (i commercianti non sono mai stati teneri nei confronti dell?assessore al Commercio Paolo Gargantini): «Anzichè portare Monza ad essere il fulcro commerciale della Brianza, stiamo espellendo le persone che vogliono aprire un’attività in altri Comuni dove trovano più accoglienza. Non abbiamo più un buon rapporto con l’amministrazione».
Andrea Trentini