La Lombardia, misteri e folcloreUna bibliografia delle tradizioni

Tra gli sforzi più recenti di censire il patrimonio del folclore regionale c'è il volume di Lidia Beduschi “Leggende e racconti popolari in Lombardia”, pubblicato nel 2010. Senza dimenticare capisaldi della tradizione popolare come la raccolta “Fiabe italiane” curata da Italo Calvino negli anni Cinquanta.
La Lombardia, misteri e folcloreUna bibliografia delle tradizioni

Monza – Difficile trovare un’orizzonte all’interno della tradizione orale che è corpo e sostanza delle leggende, dei miti, del folclore, un condensato di varianti e temi che si rincorrono di terra in terra incontrando elementi comuni e frequenti almeno in tutta Europa. Resta abitualmente all’origine il minimo comune denominatore del tentativo di spiegare fatti o episodi apparentemente inspiegabili, o al tentativo primo di riferire fatti reali che attraverso lo spazio e il tempo trovano il corredo della fantasia. Tra gli sforzi più recenti di censire il patrimonio del folclore regionale c’è il volume di Lidia Beduschi “Leggende e racconti popolari in Lombardia”, pubblicato nel 2010 (senza dimenticare capisaldi della tradizione popolare come la raccolta “Fiabe italiane”, censimento attento e scrupoloso curato da Italo Calvino negli anni Cinquanta). Il libro di Beduschi riporta venticinque narrazioni popolari tra leggende, novelle, storie orali e fiabe, come la Sibilla dell’Adda, o “come i bergamaschi tentano di rubar la luna ai bresciani”, la mano di san Colombano e il testamento di san Siro, la leggendaria città di Calubria o la fonte del Lambro, la “caccia alle streghe in Valcamonica” e il mostro dalle tre teste. Newton Compton quest’anno ha pubblicato anche “Il grande libro dei misteri della Lombardia”, curato da Federico Crimi e Giulio Facchetti (430 pp, 9.90 euro), «un itinerario inedito – si legge nella presentazione – attraverso una Lombardia magica e sconosciuta, leggendaria e a tratti inquietante. Frutto del lavoro di un nutrito gruppo di ricerca, il volume non si limita a raccogliere curiosità e stranezze di una regione dalle mille sfaccettature ma, ordinando provincia per provincia i fatti insoliti, inspiegabili e oscuri di questo sottobosco».
Massimiliano Rossin