La Caratese crolla in casa Tre gol dalla Virtus Vecomp

Una giornata da incubo, una di quelle da dimenticare alla svelta, un 3-0 interno pesantissimo: nel minestrone, com'è giusto che sia, ci finiscono tutti. In primis chi è sceso in campo, poi l'allenatore 
La Caratese crolla in casa
Tre gol dalla Virtus Vecomp
Carate Brianza – Una giornata da incubo, una di quelle da dimenticare alla svelta, un 3 a 0 interno pesantissimo; e nel minestrone, com’è giusto che sia, ci finiscono tutti: in primis chi è sceso in campo (troppo molle l’atteggiamento sin dall’inizio della squadra), poi l’allenatore che, seppur squalificato, sceglie male chi deve giocare (anche se certe scelte sono coatte), dove mettersi a dettare cambi e schemi (sotto la tribuna centrale, con il risultato che al termine della prima frazione è stato pesantemente contestato), poi l’arbitro che non vede un rigore monumentale a favore degli azzurri, ma soprattutto non vede (e siamo al delirio più totale !) che il colore della sua maglia è pressocchè simile a quello dei veronesi (Semeraro lo dribblerà un paio di volte….). 
La gara è subito in salita per gli azzurri che al sesto sono già sotto per mano del migliore in campo (Bortignon) che appoggia in rete una respinta di Novembre. Al 24′ la svolta: Brivio la combina davvero grossa perché in area strattona vistosamente e per diversi metri Pauletto: è sacrosanto rigore; si può discutere sul rosso diretto che di fatto sfascia la Caratese, e sull’esecuzione di Rebecca che si ferma diverse volte prima di calciare e spiazzare Novembre. L’azzurro Placida da lì sino alla fine del primo tempo vivrà sotto il terrore: è impresentabile e si vede, il pubblico lo devasta di insulti. Ora, delle due l’una: se Placida non è in condizione lo deve dire al tecnico, il quale tecnico, anche per fargli un favore, deve immediatamente toglierlo dopo il secondo plateale errore. Poi l’incredibile: Ratti chiama al 40′ due sostituzioni, Cortelazzi con il telefonino le stoppa. Noi preferiamo non commentare. 
La ripresa si apre con il rigore non dato agli azzurri (si allunga la maglia di D’Angelo, l’indecente “giacchetta uguale agli altri” non fa una piega); e così arriva la terza rete ospite con Rebecca probabilmente in fuorigioco. Ma a tal punto poco conta, anche perché solo con la forza dei nervi gli azzurri provano a far male ma la palla esce sempre di un nulla, anche per evidenti responsabilità sotto misura da parte degli avanti. Siamo alla fine, e non ci dispiace. La Caratese rimane terzultima (2 a 2 fra Trento e Solbiatese) in attesa di ricevere, sempre a Carate, l’Alzano Cene. Vien da pensare, dopo quanto visto, che il doppio turno casalingo forse non ci voleva: e non è un bel pensare. 

Sandro Manzoni


CARATESE-VIRTUS VECOMP 0-3

CARATESE: Novembre, Bonfanti, Brivio, D’Angelo, Fioroni (27′ st Buonanno), Pedotti, Placida (1′ st Barzotti), Rebuscini (1′ st Dalla Costa), Scacabarozzi, Semeraro, Storno. Allenatore: Ratti (Cortelazzi squalificato). VIRTUS VECOMP: Fanini, N’Ze, Peroni, Bolcato, Boldrini, Micheloni, Bortignon, Allegrini, Pauletto (15′ st Ciullo), Rebecca (36′ st Bertacco), Odogwu (30′ st Santuari). Allenatore: Fresco. 
Marcatori: 6′ pt Bortignon (V.V.), 24′ pt (rig.) e 5′ st Rebecca (V.V.).
Arbitro: Patrignani di Roma. 
Note: 600 spettatori. Ammoniti Novembre e Rebuscini (Car.), Bortignon, Pauletto e Ciullo (V.V.). Espulso al 24′ pt Brivio (Car.) per fallo da ultimo uomo. Angoli: 12 a 5 per la Virtus Vecomp. Recuperi: 1′ + 1′.