La Brianza torna locomotiva:produzione e fatturato crescono

Congiuntura primo trimestre 2011: dati ok per l'industria manifatturiera della Brianza con produzione e fatturato che crescono di +2% e +2,6% rispetto allo scorso trimestre. Gli ordini fanno registrare una variazione tendenziale di +3,8%.
La Brianza torna locomotiva:produzione e fatturato crescono

Monza – Monza, 13 maggio 2011 Le incertezze della situazione politico-economica internazionale sembrano per il momento non arrestare il processo di recupero della “locomotiva Brianza”. L’industria manifatturiera della Brianza registra, infatti, nel I trimestre dell’anno buone performance in tutti gli indicatori economici; a partire dalla produzione, che registra una variazione positiva a livello congiunturale di +2% rispetto al trimestre precedente e di +7% a livello tendenziale rispetto al I trimestre 2010. Positivi anche i dati sul fatturato, in miglioramento rispetto al trimestre precedente: l’andamento della variazione congiunturale del fatturato totale, a prezzi correnti, destagionalizzato, sale al +2,6%, con la quota del fatturato estero sul totale che rappresenta il 32,3%. Anche la variazione tendenziale del fatturato a prezzi correnti, corretta per i giorni lavorativi, registra un aumento rispetto allo stesso trimestre del 2010, attestandosi al +9,4%. Buone notizie arrivano anche dagli ordini, per i quali si registra una variazione tendenziale del +3,8%: una crescita trainata soprattutto da quelli esteri. E gli imprenditori brianzoli restano fiduciosi sul futuro: si registra un aumento di coloro che si attendono un miglioramento dei livelli produttivi (40%). L’occupazione fa registrare un miglioramento, pur continuando a mantenere segno negativo: nel I trimestre del 2011 il saldo tra tasso di ingresso e tasso di uscita nel mondo del lavoro è infatti -0,7%. Diminuisce la percentuale di aziende che fa ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, passando dal 15,3% al 13,1%. Sono alcuni dati che emergono dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’industria manifatturiera della Brianza, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza e dall’Ufficio Studi di Confindustria Monza e Brianza, diffusa in occasione della “Giornata dell’Economia 2011”.

“I segnali di ripresa si fanno più evidenti e riguardano i principali indicatori economici: produzione, fatturato, ordini – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – Conferma questo quadro positivo il sentiment degli imprenditori che lascia intravedere una prospettiva favorevole per i prossimi mesi dell’anno. In un contesto complessivo che ci fa guardare con fiducia e cauto ottimismo al futuro, non possiamo tuttavia dimenticare che la situazione del mercato del lavoro suscita ancora preoccupazione anche se meno aziende fanno ricorso alla cassa integrazione guadagni. Il nostro impegno, come Camera di commercio di Monza e Brianza, continuerà a sostenere le imprese e l’occupazione con bandi e iniziative mirate soprattutto ai giovani per generare nuove prospettive occupazionali durature.”

“I dati positivi messi in luce dalla rilevazione – ¬ osserva il Presidente di Confindustria Monza e Brianza, Renato Cerioli – dimostrano la capacità del tessuto industriale brianzolo di trovare le strade per la ripresa e per la crescita. Le imprese operano però in un contesto ancora fragile, che richiede interventi decisi per il consolidamento del sistema-Paese. Le Assise di Confindustria di sabato scorso hanno indicato chiaramente la nostra volontà di responsabilizzare chi ci governa su temi fondamentali come la maggiore produttività, il taglio del cuneo fiscale, la riforma della giustizia per la certezza del diritto, che anche noi come Confindustria Monza e Brianza abbiamo affrontato, anticipando i tempi nazionali. Sulla giustizia qualcosa di importante si sta muovendo: è entrata in vigore la mediazione obbligatoria, è stato approvato il testo Unico sulla giustizia amministrativa, occorre andare avanti. Dal canto nostro, sul territorio, continueremo a fornire alle imprese associate gli strumenti per far fronte alla globalizzazione: come le reti d’impresa, l’apertura all’ingresso di nuovi capitali per effettuare gli investimenti strategici, la formazione continua delle risorse umane e il miglioramento delle relazioni tra il mondo dell’istruzione e quello dell’impresa.”

Produzione industriale
Sulla base della nuova metodologia di analisi dei dati , il quadro tendenziale della produzione industriale evidenziato per il I trimestre 2011 per l’industria manifatturiera brianzola, dopo un lieve rallentamento fatto registrare nello scorso trimestre, torna a crescere a sostegno della fase di ripresa assestandosi a + 7,0%. Analogamente, anche se in misura meno evidente, la dinamica congiunturale della produzione industriale fa registrare un aumento del 2,0%. Il valore dell’indice destagionalizzato, che mantiene valori in crescita a partire dal III trimestre 2009, supera il livello dell’anno base fino a raggiungere quota 103,2.

Focalizzando l’attenzione sulla produzione per classi dimensionali nel corso del I trimestre 2011, i dati grezzi dimostrano che sono le imprese di medie dimensioni (da 50 a 199 addetti) a detenere con un +7,7% il primato della maggior variazione tendenziale, seguita dalle imprese di piccola dimensione (da 10 a 49 addetti) che si assestano ad una crescita pari a + 4,5%. Le imprese di grandi dimensioni si fermano invece ad un pur sempre positivo + 2,2%. L’analisi per settori di attività registra la migliore performance per il settore della meccanica, che mostra una variazione della produzione manifatturiera del + 17,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il tasso di utilizzo degli impianti si attesta al 63,8%, valore positivo ma ancora migliorabile.

Fatturato
L’andamento della variazione tendenziale del fatturato totale a prezzi correnti, nel trimestre in esame, segue il trend della produzione industriale delle imprese e si attesta a + 9,4%, riprendendo un ritmo decisamente positivo dopo il rallentamento registrato nello scorso trimestre. Analogamente, la variazione congiunturale del fatturato totale a prezzi costanti e destagionalizzata è cresciuta del +2,6%, con un sempre importante ruolo della quota del fatturato estero che rappresenta il 32,3% del totale del fatturato dichiarato dalle imprese brianzole dell’industria manifatturiera.

Ordini
Osservando l’andamento degli ordini, è possibile intuire la dinamica futura della produzione e del fatturato: la buona notizia è che sia gli ordini interni che quelli esteri fanno registrare andamenti tendenziali positivi, con un aumento degli ordini totali pari al + 3,8%, trainato soprattutto dalla crescita di quelli esteri. Sul trimestre precedente, la variazione congiunturale è positiva, ma più contenuta (+0,3%). Prosegue verso una direttrice positiva l’andamento del numero dei giorni di produzione assicurata per il prossimo trimestre, che passano da 50,7 a 74,7.

Occupazione
Il mercato del lavoro fa registrare, nel trimestre in esame, un miglioramento del saldo tra tasso di ingresso e tasso di uscita che, tuttavia, continua a mantenere segno negativo (da -2,1% a – 0,7%), evidenziando ancora l’incertezza che caratterizza l’ambito occupazionale. In calo il ricorso alla cassa integrazione guadagni: scende al 13,1% (era 15,3% nel trimestre precedente) la percentuale delle aziende che ne fanno ricorso, con un contestuale abbassamento della quota percentuale sul monte ore trimestrale, pari all’1,1% (era 3,5%).

Aspettative
Per il prossimo trimestre del 2011 le aspettative degli imprenditori appaiono generalmente positive o quantomeno stabili, facendo intravedere una prospettiva favorevole per il prosieguo del 2011. Analizzando i dati relativi alla produzione, si può notare come la percentuale di coloro che si attendono un aumento della produzione è pari al 40,0% degli imprenditori intervistati, a fronte del 9,5% che si aspettano una diminuzione. Per quanto riguarda la domanda interna, la maggioranza (59,6%) degli imprenditori si aspetta una situazione di stabilità, con un 29,8% che prevede un incremento della stessa, mentre il 10,6% si dichiara pessimista in merito. Il saldo tra le risposte positive e quelle negative da parte degli imprenditori sulla previsione dell’andamento della domanda estera è pari a 31,8 punti percentuali. Per quanto riguarda l’occupazione la linea direttrice è la stabilità, con una percentuale di rispondenti pari all’80,2% che non si aspetta variazioni in merito. Aumentano coloro che si aspettano un incremento dell’occupazione rispetto al trimestre precedente fino a raggiungere il 13,2%, contro un 6,6% di quanti prevedono un calo dell’occupazione.