Kevin Mulligan, il filosofo:”Stolto chi non cerca la verità”

Kevin Mulligan, il filosofo:”Stolto chi non cerca la verità”

Monza – Al teatro Manzoni di Monza si è aperta la rassegna filosofica Abitatori del tempo, nata per intuizione di Rosanna Lissoni e giunta ormai alla sua settima edizione. Proprio in memoria della promotrice è stato creato un comitato per l’assegnazione di borse di studio a studentesse particolarmente meritevoli al fine di incentivare la presenza femminile in questo ambito.

Dopo i consueti saluti delle autorità presenti in sala, in particolare dell’assessore alla cultura del Comune di Monza, Alfonso Di Lio e dell’assessore provinciale al Bilancio, Alberto Grisi che ha espresso l’impegno della giunta a non tagliare fondi alle iniziative culturali, la parola è passata al moderatore Alfredo Tomasetta, dottorando in filosofia e scienze cognitive presso l’Università San Raffaele. Con lo scopo di internazionalizzare la cultura filosofica, come ha sottolineato il presidente della Società europea di filosofia analitica nonché preside della facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele, Michele Di Francesco, il primo incontro ha avuto come protagonista il professor Kevin Mullingan, dell’Università di Ginevra, che ha riflettuto sul valore della verità e sulla stoltezza.

Durante il suo intervento, il filosofo ha posto le premesse per il VII Congresso della Società europea di filosofia analitica che si terrà dall’1 al 6 settembre 2011 a Milano. Mullingan ha esaminato una serie di valori estetici, etici e politici in grado di provocare reazioni: l’ingiustizia provoca indignazione, la perdita tristezza, lo scandalo vergogna, la presenza del nemico odio. E la falsità che tipo di reazione provoca? Qual è il valore che noi oggi diamo alla verità? Ci importa veramente inseguirla? Il filosofo attraverso le sue tesi è giunto a determinare la verità come il più discreto tra i valori, anche se la sensibilità delle persone in merito è molto ridotta. Mullingan ha poi aperto una discussione sul ruolo della stoltezza, definita come un vizio, un’abitudine da non confondere assolutamente con stupidità che è l’esatto contrario di intelligenza.

Stolto, secondo la sua teoria, è colui che vuole essere ammirato e lodato anche senza una giustificazione, colui che inganna se stesso, chi vive di risentimenti, chi non vuol riflettere e per questo si affida a parlare per luoghi comuni affermando banalità. La stoltezza insomma è il vizio che si mostra con l’indifferenza e l’ostilità verso i valori cognitivi. Poiché il pensiero postmodernista è caratterizzato da una posizione scettica per quanto riguarda il valore della verità, il professore è giunto ad affermare che il filosofo postmoderna dimostra di avere un atteggiamento stolto. Per chi fosse interessato, è possibile seguire le serate in diretta streaming su www.radiobinario7.it.
B.T.