Industria brianzola, segnali di ripresaper legno arredo e gomma plastica

Monza – Il primo trimestre del 2010 per l’industria manifatturiera della Brianza si apre con due segni positivi, che seppur deboli, sono indicativi del recupero dell’industria della Brianza. La variazione congiunturale della produzione industriale, raffrontata cioè al trimestre precedente, registra infatti +0,7% ed anche la variazione tendenziale del I trimestre 2010 (confrontata vale a dire con il I trimestre del 2009) torna positiva, per la prima volta dal 2008, registrando +2,3%. In particolare, per i principali settori dell’industria manifatturiera della Brianza la produzione risulta in recupero, rispetto al trimestre precedente, per la meccanica, per il legno-mobilio e per la gomma-plastica. Positivi anche i dati sul fatturato: migliora l’andamento della variazione congiunturale del fatturato totale, a prezzi correnti, destagionalizzato, attestandosi a +2,1%; e anche dal punto di vista tendenziale la variazione del fatturato a prezzi correnti, corretta per i giorni lavorativi, assume un valore positivo (+1,8%), dopo un 2009 segnato da variazioni di segno negativo. Segnali di fiducia arrivano inoltre dalle aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre, soprattutto sul fronte della produzione: cresce, infatti, la percentuale degli imprenditori che si aspettano un aumento di produzione e di domanda. Il saldo tra gli imprenditori che si aspettano un aumento e coloro che prevedono una diminuzione della produzione è positivo (da +9,7% a +15,5%), così come quello degli imprenditori che si aspettano un incremento della domanda, soprattutto di quella estera che raggiunge il 21,5%. Sul versante occupazione, si conferma il ritardo di adeguamento del mercato del lavoro rispetto al migliore andamento della produzione: seppure in frenata, il saldo tra tasso di ingresso e tasso di uscita nel mondo del lavoro passa da -1,4% a -0,2%. I dati sono stati diffusi oggi all’interno dell’edizione 2010 della “Giornata dell’Economia”, dedicata al montaggio delle economie locali, che ha coinvolto anche la Brianza.

“I segnali positivi ci sono – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – e anche le aspettative degli imprenditori, in miglioramento, ci fanno guardare con fiducia al futuro, anche se non dobbiamo distogliere l’attenzione dalla necessità di sostenere attraverso interventi mirati famiglie e imprese. È necessario, inoltre, impegnarsi sul versante dell’export: lo scorso anno abbiamo accompagnato all’estero più di settecento imprese tra fiere e missioni internazionali. Fino ad oggi abbiamo lavorato tutti sull’emergenza, ora, mi auguro che incentivi al lavoro e alla crescita, da parte di tutte le istituzioni, possano diventare elementi strutturali e di continuità.”

“Registriamo – osserva il Presidente di Confindustria Monza e Brianza, Renato Cerioli – i primi dati positivi, che ci fanno sperare nel prossimo consolidarsi del superamento del periodo più duro ma che prefigurano purtroppo una ripresa lenta dalla crisi, con ulteriori momenti di incertezza e andamenti altalenanti, ancora diversificati fra settore e settore. L’analisi inoltre mette in luce il persistere di maggiori difficoltà per le piccole imprese mentre le medio-grandi sembrano godere di migliori condizioni di operatività. Va sicuramente rimarcato come positivo il recupero del commercio estero, che vede particolarmente coinvolto il nostro tessuto industriale e che, se sarà confermato, potrà aiutarci ad uscire più rapidamente dalla condizione di incertezza che stiamo attraversando. Le aspettative degli imprenditori sono comunque confortanti nonostante l’orizzonte temporale degli ordini raccolti dalle imprese rimanga ancora molto breve.”

PRODUZIONE INDUSTRIALE La dinamica congiunturale (destagionalizzata) continua il trend positivo dell’ultimo trimestre del 2009: la produzione industriale mantiene ancora segno positivo, attestandosi a +0,7% (era +0,4% nel trimestre precedente). Risultati ancor migliori sul fronte dei dati tendenziali: la variazione della produzione corretta per i giorni lavorativi si attesta a +2,3% contro il -2,3% del quarto trimestre 2009. Il tasso di utilizzo degli impianti tuttavia si mantiene in generale a livelli bassi, risultando pressoché uguale al trimestre precedente (57,4%). Dall’osservazione dell’evoluzione congiunturale scomposta per i principali settori brianzoli emerge che la produzione risulta in recupero per la meccanica, per il legno-mobilio e per la gomma-plastica.

A livello dimensionale, sono le piccole imprese a soffrire maggiormente sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto allo stesso trimestre del 2009, mentre tengono di più le medie e le grandi imprese

FATTURATO Migliora l’andamento della variazione congiunturale del fatturato totale, a prezzi correnti, destagionalizzato, che mantiene segno positivo e passa da +0,5% a +2,1%, con la quota del fatturato estero sul totale in crescita (+31,6%). Dal punto di vista tendenziale, la variazione del fatturato a prezzi correnti, corretta per i giorni lavorativi, continua a migliorare e assume valore positivo (+1,8%), dopo un 2009 segnato da variazioni di segno negativo.

ORDINI Gli ordini, indicatori che anticipano la dinamica della produzione e del fatturato, fanno registrare ancora alcuni segnali di incertezza per il futuro. Anche se in fase di decelerazione, la variazione tendenziale degli ordini totali (deflazionata e corretta per i giorni lavorativi) rimane di segno negativo e si attesta a -0,5% (era -1,7% nel 4° trimestre 2009). Rispetto al trimestre precedente, gli ordini totali registrano una lieve contrazione, passando da +1,1% a -0,4%.Il dato è in linea anche con l’andamento dei giorni di produzione assicurata per il prossimo trimestre che registra un calo, attestandosi a quota 30,5. Questi valori fotografano una situazione in cui il portafoglio ordini delle imprese è concentrato temporalmente e fatica a riprendere una programmazione della produzione meno contingente.

OCCUPAZIONE Seppur in frenata, il saldo tra tasso di ingresso e tasso di uscita dal mercato del lavoro rimane negativo, passando da -1,4% a -0,2%, confermando il ritardo di adeguamento del mercato del lavoro rispetto al migliore andamento della produzione. La situazione rimane pressoché stazionaria sul fronte della Cassa integrazione guadagni sia per quanto riguarda la percentuale di aziende che ne fanno ricorso (da 28% a 25,5%) sia per quanto riguarda la quota sul monte ore trimestrale (da 2,5% a 2,8%).

ASPETTATIVE Confortanti le previsioni degli imprenditori sull’andamento della produzione per il prossimo trimestre: cresce la percentuale di imprenditori che si aspettano un aumento di produzione e domanda. In particolare, il saldo tra gli imprenditori che si aspettano un aumento e coloro che prevedono una diminuzione della produzione è positivo e passa da +9,7% a +15,5%, così come quello degli imprenditori che si aspettano un incremento della domanda, soprattutto di quella estera che raggiunge il +21,5%.

Le aspettative sull’occupazione sono abbastanza stabili rispetto a quelle del trimestre precedente; l’indicazione generale che emerge sembra descrivere una situazione statica legata all’attesa del consolidamento del dato sulla produzione che già mostra segnali di ripresa.