Seregno – «Sono costernato. Come padre, quanto avvenuto mi ha colpito profondamente». Maurizio Bottoni, presidente di Aeb, la società che gestisce il centro sportivo municipale di Seregno, inquadra così il suo stato d’animo, dopo la tragedia che mercoledì scorso è costata la vita al piccolo Massimo. «Sono arrivato sul posto appena ho saputo – conferma – ed ho potuto così ricostruire con informazioni di prima mano l’accaduto. Mi è stato spiegato che il bambino era sul bordo della piscina, quando è stato visto precipitare al suo interno. Una bagnina, avendo capito che il suo non era un tuffo, si è subito gettata in acqua ed ha recuperato il corpicino. Lei stessa ha quindi tentato di rianimarlo. Già in questa fase, dalla bocca di Massimo usciva la bava». Il successivo sopraggiungere del personale del 118 non ha mutato lo scenario: «Gli operatori hanno fatto a loro volta il possibile, prima di caricare il piccolo in ambulanza e portarlo all’ospedale di Desio. Purtroppo non è servito».
P.Col.