Il Monza rinuncia al ripescaggioI soci mettono in vendita la società

Il Monza è in vendita e non ci sono i soldi per presentare la richiesta di riammissione in Prima divisione: nonostante la possibilità di tornare in C1, la società non può presentare le garanzie necessarie per essere riabilitata d'ufficio.
Il Monza rinuncia al ripescaggioI soci mettono in vendita la società

Monza – I soldi non ci sono, la Prima divisione non ci sarà. Niente domanda di ripescaggio, niente riabilitazione in C1, come peraltro sembrava poter e dover essere. Stando quantomeno a rinunce, scandali vari e diritti di precedenza. Il Monza fa un passo indietro e annuncia che la richiesta di riammissione non la presenterà, spiegano a Monzello. Già, perché contestualmente all’addio ai sogni di riammissione d’ufficio alla categoria maggiore, il Monza retrocesso dice anche che lassù, nella stanza dei bottoni, qualcuno è disposto a farsi indietro. Ad andar via. E quel qualcuno è Clarence Seedorf, evidentemente amareggiato anche del rapporto mai decollato con la città, come qualcuno si affretta a dire. Sarà, ma intanto il Monza riparte con le tasche vuote, l’umore sotto i tacchetti e tante domande in testa: c’è ancora tempo perché Paperon de Paperoni apra il portafoglio? Perché lo zio d’America a tempo di record investa i propri quattrini per salvare il salvabile? Molto difficile, se non quasi impossibile. La telenovela che a suo tempo portò il Clarence rossonero in biancorosso durò mesi e mesi, non dieci o quindici giorni. Quelli necessari ora perché qualcuno getti un salvagente in mare, per salvare il 1912 al naufragio.

«L’ A.C.Monza Brianza 1912 comunica che i soci On Champions srl e Pasport Srl hanno confermato la propria ferma disponibilità a cedere anche integralmente la propria partecipazione nell’ Ac Monza Brianza 1912 Spa, per favorire l’ingresso di investitori che possano garantire il pieno supporto finanziario del club, come rappresentato nel Piano Industriale 2011-2015 – si legge in un comunicato ufficiale -. Come già affermato dal presidente Luca Magnoni nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano Il Giorno del 30 giugno scorso, la società versa in uno stato di tensione finanziaria che le permette al momento di onorare esclusivamente gli impegni esistenti, ma non di poter partecipare alla procedura di ripescaggio al campionato di Lega Pro Prima Divisione, in quanto sprovvista delle necessarie risorse finanziarie per questa finalità».

E ancora: «La società dunque ritiene di fondamentale importanza che tutte le manifestazioni di interesse da parte di nuovi investitori finora pervenute, possano concretamente trasformarsi in breve tempo in nuove risorse finanziarie finalizzate, non solo all’eventuale iscrizione del Club al prossimo campionato di Prima Divisione Lega Pro, ma anche a garantire la sostenibilità economica dell’A.C. Monza Brianza 1912 nel corso dei prossimi anni e dunque a far continuare la vita del club in modo che possa essere degnamente onorata la gloriosa tradizione dei colori biancorossi». Tadotto: il Monza è in vendita.

Stefano Arosio