Il giorno fortunato di Salvo,cucciolo ripescato dal «Villoresi»

Il secondo lieto fine di Salvo,adottato dal suo soccorritore

Monza – Ha rischiato grosso, ma per fortuna sulla sua strada ha trovato un monzese coraggioso. È la storia a lieto fine di Salvo, un cucciolo meticcio un po’ yorkshire, e del geometra che grazie al suo gesto gli ha regalato quel nome. Domenica mattina verso le 10 scappava spaventato da via Salvadori (lungo il muro di cinta del cimitero di Monza) verso la rotonda su viale delle Industrie. Correva sul ciglio della strada, troppo vicino alla riva del Villoresi.

Il racconto –
È lì che Bruno Faia l’ha notato ed è da lì che si è gettato per salvarlo dalle acque del canale in cui all’improvviso è caduto. Un gesto istintivo che per fortuna non ha avuto conseguenze né per Faia né per il cane, che ora è accudito dai volontari dell’Enpa di via Buonarroti. «Era solo in mezzo alla strada, sembrava agitato: forse cercava di rincorrere chi l’aveva abbandonato – ha raccontato a “ilCittadinoMb” – Stavo andando verso San Damiano e ho fermato subito la macchina: sono fatto così e sapevo che se non l’avessi aiutato non me lo sarei perdonato. Quando mi ha visto, il cagnolino si è nascosto nell’erba alta, ma è caduto nella scarpatina ed è finito in acqua. In un attimo la corrente se l’è portato via e l’ho visto sparire sotto la sede stradale».

Faia non ci ha pensato due volte e si è buttato sotto gli occhi attenti e preoccupati di altri passanti, che con altrettanza prontezza d’animo hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, un’ambulanza, i carabinieri. Intanto, a mollo nel Villoresi, l’uomo cercava di recuperare il cane per tornare tutti sani e salvi sulla terra ferma.
«In tutto sarò stato in acqua tre o quattro minuti, ma me la sono vista brutta – ha continuato – Mi sono reso subito conto di non riuscire a toccare il fondo e sono finito anch’io sotto la sede stradale. Ho raggiunto il cagnolino, che per difesa mi ha anche morsicato, e poi con grande fatica ci hanno tirati fuori».

Il lieto fine –
Scampato il pericolo, l’uomo è stato accompagnato in pronto soccorso per essere sottoposto ai controlli del caso (il tuffo fuori stagione gli ha provocato un principio di ipotermia), mentre Salvo ha concluso la sua turbolenta mattinata in via Buonarroti, al canile, dove dopo i giorni di necessaria osservazione potrà ricevere le visite per l’adozione. I volontari segnalano che il cucciolo è un po’ spelacchiato e sotto-peso, ma sta bene. E non ha né microchip né tatuaggio.
«È proprio questo che mi sta a cuore – ha concluso Faia – Spero che Salvo trovi presto una nuova famiglia che lo tratti bene. Era spaventato, sembrava anche denutrito. Ma poi si è rivelato dolcissimo. Lo adotterei, ma ho già Kira e l’appartamento è troppo piccolo per allargare la famiglia a quattro zampe».

Salvato Salvo, l’uomo non ha potuto non riservare un pensiero alla pericolosità del tratto di canale scoperto, prima che l’acqua si tuffi sotto viale delle Industrie: «Non ci sono protezioni, non c’è una sbarra. Mi hanno detto che dovrebbe esserci una griglia, ma io non l’ho raggiunta e comunque ho fatto fatica a tornare a riva. E se in acqua dovesse cadere una persona?».
Chiara Pederzoli