I pendolari, nel tunnel piovee spacciano stupefacenti

Monza – Scena prima. Domenica pomeriggio alla stazione di via Arosio la biglietteria è chiusa. I passeggeri in partenza sono in coda all’unica biglietteria automatica. La scena si ripete uguale da diverse settimane. C’è chi arriva e non ha la moneta, chi non vede bene il monitor e si perde tra i tasti,chi perde la pazienza e sale sul treno senza biglietto. Scena seconda. Martedì mattina davanti al tabellone all’ingresso che segna pesanti ritardi su tutte le linee causa maltempo. Gaetano Peligra arriva da Arcore ed è di passaggio a Monza,ma la stazione la conosce bene: “Qui niente è funzionale-hanno fatto dei lavori, speso soldi per nuovi monitor non sono nemmeno collegati. Mi chiedo a cosa servano ,se non sono soldi buttati via quando ci sono gli ascensori inutilizzabili e il servo scala che attende da anni il collaudo. La biglietteria automatica è uno strazio anche ad Arcore. Anzi lì è solo una scatola vuota,solo che se sali sul treno senza biglietto fioccano le multe”. Matteo Brambilla attende un treno in ritardo e si affaccia su via Arosio: “La situazione di Monza è simile a quella di tante altre stazioni in Italia . Il problema è che qui chi ha fatto i lavori ha lavorato male. Anche la piazza della stazione, quando piove, diventa una grande piscina, ci sono buche ovunque. All’interno il materiale usato per il sottopasso è scivoloso,la biglietteria automatica spesso non funziona, come questa mattina, l’altra biglietteria fa gli orari che vuole”. Vincenzo Madonna, al bar della stazione, punta il dito contro le barriere architettoniche: “Un disabile che arriva a Monza da via Arosio riesce a raggiungere il primo binario,ma agli altri come arriva ,in elicottero?”. Effettivamente esistono due servo scala ,ma solo sugli altri binari (tra l’altro non sono funzionanti) . “L’accesso per i disabili- continua Vincenzo Madonna- è forse stato previsto solo in piazza Castello,ma l’ingresso di una stazione è dove ci sono i servizi di biglietteria. Penso che per il 2009, con tutta la tecnologia a nostra disposizione, si poteva pensare a qualcosa , magari a semplici scale mobili per aiutare anche le persone anziane o in viaggiatori con grandi bagagli”. Luisa Vendemini attende il suo treno con una valigia ingombrante: “E’ la prima volta che arrivo a Monza- spiega- certo che è assurdo che non ci sia un ascensore in funzione. Per chi come me ha una certa età non è facile muoversi per le scale con una valigia pesante”. La signora Pia non tralascia nessuno dei disagi dei viaggiatori alla stazione di Monza,ma punta il dito soprattutto sulla sicurezza: “La cosa più preoccupante sono gli episodi di spaccio a cui dobbiamo assistere nel tunnel e non c’è nessun controllo. Altro che ronde, qui la situazione è peggiorata,la sicurezza non si fa con gli slogan”. E ancora: “Per arrivare in stazione quando piove bisogna attraversare una piscina d’acqua,gli ascensori non sono mai stati fatti funzionare,in biglietteria ci sono delle code enormi perché spesso c’è un solo sportello aperto e in tabaccheria vendono solo i biglietti chilometrici e quelli per Milano”.
Rosella Redaelli